ACIREALE – Una giornata di riflessione e confronto su sport, educazione e valori cristiani ha animato Acireale il 13 febbraio, con un doppio evento promosso dalla Diocesi e dal Centro Sportivo Italiano (Csi), con la partecipazione del Rotary Club. Un appuntamento che ha ribadito il ruolo centrale dello sport nella formazione delle nuove generazioni, con un ospite d’eccezione: don Luca Meacci, assistente ecclesiastico nazionale Csi.
Un’occasione per la crescita fisica e morale
La mattina si è aperta con il Seminario regionale Csi, un momento di approfondimento sul legame tra chiesa e sport, volto a rafforzare la collaborazione tra istituzioni religiose e realtà associative. Un confronto serrato e ricco di spunti, dal quale è emerso come lo sport possa essere un veicolo di crescita non solo fisica, ma anche etica e morale.
Nel pomeriggio, l’evento “liberi di pensare”, format culturale voluto dal vescovo Antonio Raspanti, ha offerto un’occasione di dibattito sul tema “atleti di speranza”, mettendo in evidenza come la pratica sportiva possa diventare una scuola di vita, fondata su principi come il rispetto, la solidarietà e la resilienza. Ad aprire l’incontro sono stati Alessio Paradiso, presidente del Csi di Acireale e Don Egidio Vecchio, assistente ecclesiastico locale.
Ad introdurre i lavori, il giornalista Gaetano Rizzo, presidente del Rotary Club di Acireale che ha esordito così: “Lo sport, vissuto con spirito cristiano, diventa uno strumento straordinario di crescita personale e comunitaria”. Don Meacci, ha confermato le parole di Rizzo sottolineando l’importanza di educare i giovani attraverso lo sport, considerandolo uno strumento efficace per trasmettere valori autentici e per costruire una società più giusta e inclusiva.
Le parole di Don Maecci
“Lo sport è un linguaggio universale che permette di raggiungere il cuore dei giovani, educandoli al sacrificio, alla lealtà e alla condivisione”, ha affermato Don Meacci durante il suo intervento. “In un mondo che spesso corre troppo veloce, è fondamentale offrire ai ragazzi punti di riferimento solidi. Lo sport, se vissuto con i giusti principi, può essere una guida straordinaria”.
L’iniziativa ha riscosso grande partecipazione, coinvolgendo non solo atleti e dirigenti sportivi, ma anche famiglie e rappresentanti delle istituzioni locali. L’obiettivo è stato chiaro: promuovere una cultura dello sport che non sia fine a se stessa, ma che diventi strumento di crescita umana e spirituale.
Acireale si conferma così un punto di riferimento per il dibattito sui valori legati allo sport, con l’auspicio che eventi come questo possano continuare a sensibilizzare le nuove generazioni, affinché l’attività sportiva non si riduca a mera competizione, ma che diventi un’occasione di incontro e formazione.