S. TERESA DI RIVA – Un viaggio tra le radici linguistiche e culturali della Sicilia si è svolto il 26 febbraio presso il Palazzo della cultura di Villa Ragno, dove un folto numero di cultori della lingua, studenti, famiglie e appassionati hanno preso parte al convegno-studio “Il siciliano: la nostra lingua”, promosso dall’UniTre di Santa Teresa di Riva. L’evento, moderato dalla Presidente dell’UniTre, arch. Giovanna Mastroeni, ha visto la partecipazione di illustri studiosi del settore tra cui la prof.ssa Maria Rita Tomasi, il prof. Antonino Palella, l’avv. Salvatore Smiroldo e il prof. Roberto Scillia.
Al centro del dibattito, la consapevolezza che il siciliano, riconosciuto dall’Unesco come lingua a rischio di estinzione, rappresenti un inestimabile patrimonio identitario che necessita di essere tutelato e valorizzato.
Un patrimonio linguistico da salvaguardare
La prof.ssa Maria Rita Tomasi, nel corso del convegno ha offerto un’analisi linguistica approfondita, evidenziando la ricchezza della lingua siciliana e soffermandosi sulla variante “siculish”, una fusione tra il siciliano e l’inglese, sviluppatasi nelle comunità di emigrati siciliani all’estero. Un fenomeno che testimonia l’adattabilità della lingua ma che, al contempo, riflette la fragilità di un idioma che rischia di essere dimenticato.
Il prof. Antonino Palella, ha invece illustrato come il siciliano non sia solo un dialetto, bensì una lingua dotata di una propria tradizione letteraria, riportando degli esempi tratti dalla saggistica e dalla ricerca sul campo, che hanno mostrato come nelle famiglie siciliane esista una vera e propria produzione letteraria locale, composta da generi e forme poetiche capaci di esaltare la liricità dell’idioma.
Aspetti giuridici e didattici della tutela linguistica
L’avv. Salvatore Smiroldo ha affrontato il tema dal punto di vista giuridico, analizzando il quadro normativo che regola la tutela delle minoranze linguistiche in Italia e in Europa, approfondendo come la Costituzione italiana e le leggi regionali offrano strumenti concreti per la salvaguardia della lingua siciliana, sebbene la loro applicazione rimanga spesso frammentaria.
Il prof. Roberto Scillia, invece, ha esaminato l’evoluzione della normativa regionale in materia linguistica, soffermandosi sull’importanza della didattica e delle strategie educative volte a preservare il siciliano. Ha inoltre discusso i possibili risvolti sociologici e antropologici legati alla trasmissione della lingua alle nuove generazioni, evidenziando la necessità di un’azione sinergica tra istituzioni scolastiche e realtà culturali locali.
Il convegno ha rappresentato un’occasione preziosa per sensibilizzare la comunità sull’importanza della lingua siciliana, non solo come strumento di comunicazione, ma anche come elemento fondante dell’identità culturale isolana. L’UniTre di Santa Teresa di Riva continua così il suo impegno nella valorizzazione del patrimonio linguistico siciliano, auspicando che iniziative come questa possano contribuire a garantire un futuro alla lingua che per secoli ha raccontato la storia e le tradizioni dell’isola.