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IL CONGRESSO

Giardini Naxos. Sabina Barresi confermata segretaria generale della Fai Cisl Messina

Il congresso ha anche messo in luce il calo delle aziende agroalimentari della provincia di Messina, passate dalle 8.070 del 2008 alle 6.370 del 2024

GIARDINI NAXOS – Sabina Barresi è stata confermata alla guida della Fai Cisl di Messina, la federazione che rappresenta i lavoratori dei settori agricolo, alimentare e ambientale della provincia. La rielezione è avvenuta al termine dell’VIII congresso provinciale, svoltosi a Giardini Naxos, alla presenza del segretario generale nazionale della Fai Cisl, Onofrio Rota, del segretario generale della Fai Cisl Sicilia, Adolfo Scotti, e del segretario generale della Cisl Messina, Antonino Alibrandi. Ad affiancarla nel mandato, la segreteria provinciale composta da Gaetano Merlino e Gino Lunghitano, anch’essi confermati nel loro ruolo.

Le sfide del settore agroalimentare: sviluppo, infrastrutture e lavoro

Nel suo intervento, Sabina Barresi ha sottolineato l’importanza del settore agroalimentare e ambientale per l’economia del territorio, mettendo in evidenza le opportunità offerte dalle politiche europee e dal PNRR, ma anche le criticità legate alla spesa dei fondi disponibili: “Sono stati proposti 3.530 progetti nella città metropolitana di Messina per un totale di 1,9 miliardi di euro, ma ad oggi solo il 12% delle risorse è stato effettivamente speso”, ha dichiarato Barresi, evidenziando il rischio che i fondi vadano persi se non utilizzati entro la primavera del 2026.

Il congresso ha anche messo in luce il calo delle aziende agroalimentari della provincia, passate dalle 8.070 del 2008 alle 6.370 del 2024, e la conseguente riduzione della forza lavoro. In particolare, gli stagionali sono diminuiti di quasi 2.000 unità negli ultimi cinque anni, passando dai 13.900 del 2019 agli 11.978 del 2024.

Un altro settore strategico per la provincia è quello della pesca, con 387 imbarcazioni attive sui circa 2.500 mezzi regionali. Tuttavia, Barresi ha evidenziato la necessità di politiche di sostegno al reddito e di un ricambio generazionale, affinché l’intero comparto possa continuare a essere un pilastro economico per Messina e la Sicilia.

La necessità di un piano infrastrutturale per il territorio

Uno dei punti chiave del dibattito è stato il potenziamento delle infrastrutture come leva di sviluppo per il settore agroalimentare e florovivaistico. Onofrio Rota, segretario generale della Fai Cisl nazionale, ha evidenziato come l’agroalimentare italiano sia un’eccellenza mondiale, con una filiera dal valore di 600 miliardi di euro, ma ha ribadito la necessità di politiche sinergiche per l’esportazione e di un miglioramento della rete viaria e logistica: “Per valorizzare l’export agroalimentare siciliano servono infrastrutture adeguate: interporti, porti e vie di comunicazione efficienti”, ha affermato Rota, proponendo un Patto per il territorio della Sicilia tra istituzioni regionali, associazioni agricole e sindacati.

Sulla stessa linea, il segretario generale della Cisl Messina, Antonino Alibrandi, ha ribadito l’urgenza di una riorganizzazione del territorio provinciale, con una particolare attenzione alla riqualificazione delle aree artigianali e portuali per favorire la crescita del settore agroalimentare.

Infine, il segretario generale della Fai Cisl Sicilia, Adolfo Scotti, ha rilanciato la necessità di promuovere il settore agroalimentare siciliano a livello nazionale e internazionale, puntando su export, innovazione e sostenibilità.