MESSINA – Hanno scelto la città dello Stretto per raccontare, con immagini forti ed incisive, il senso più profondo del loro nuovo brano “Nel Blu (Lettera ai Padroni della Terra)”. I Negrita tornano con un nuovo singolo che affonda nelle radici nel rock d’impegno sociale e anticipa l’album “Canzoni per anni spietati”, in uscita il prossimo 28 marzo per Universal/USM. Un ritorno che si presenta non solo come una tappa artistica, ma anche come un manifesto di resistenza e consapevolezza in un’epoca dominata da conflitti e disinformazione. Il videoclip è stato interamente girato a Messina, scelta non casuale, ma che si ispira al carico di storia e di suggestioni che caratterizzano la città, diventa il set di un racconto universale che intreccia memoria e speranza. Ma, attenzione perchè (spoiler) anche il loro prossimo video sarà ambientato su queste sponde siciliane.
Una lettera aperta ai potenti della Terra
Il nuovo brano si presenta come una vera e propria lettera aperta ai “padroni della Terra”, un grido che si leva forte e chiaro contro le logiche di potere che dominano il mondo, con un testo che non risparmia accuse e affonda lo sguardo su quei giochi di potere che si muovono sullo scacchiere geopolitico globale. “E volete che ammazziamo per due confini e tre bandiere, delle stupide pedine sul vostro lurido scacchiere” canta Pau, voce e anima della band, in un passaggio che richiama la celebre “Masters of War” di Bob Dylan. Ma se il maestro americano metteva al centro l’industria bellica degli anni Sessanta, i Negrita portano la denuncia nel presente, dove le guerre si combattono anche sul terreno delle coscienze e dell’informazione manipolata. “Siamo piuttosto orgogliosi di questo pezzo. In qualche modo è il brano che più rappresenta l’essenza del nuovo disco e non è un caso che sia proprio lui ad aprirlo”, ha spiegato la band toscana.
Il videoclip girato a Messina, la rivoluzione inizia da una tipografia
Girato a Messina sotto la regia del messinese Saverio Tavano per Italy Unlocked Films, il video di “Nel Blu (Lettera ai Padroni della Terra)” si muove tra immagini forti e simbolismi evocativi. Protagonista è una vecchia tipografia (la storica “Samperi”), luogo che richiama la diffusione delle idee, ed è qui che si svolge la silenziosa rivoluzione. Le scene mostrano i tipografi al lavoro (non attori, ma gli stessi che realmente ancora lavorano in quelle sale), le macchine da stampa che scorrono e frammenti di guerra, povertà e sofferenza che scorrono su un vecchio televisore, mentre le rotative continuano a sfornare messaggi di resistenza. Nella sequenza più intensa, un gruppo di bambini in bicicletta a Capo Peloro. guidati dal piccolo figlio d’arte Samuele Carullo Minasi, simboleggiando futuro e speranza, consegnano la lettera a chi saprà accoglierla. Negli ultimi istanti, i membri della band entrano nella tipografia ormai vuota e ripongono una chiave in un cassetto, raccontando la fine di un ciclo, ma anche la promessa di un futuro ancora da scrivere.
Una call to action per i fan, la resistenza è nelle mani di tutti
La band con “Nel Blu”, non si limita a lanciare un messaggio, ma invitano chi li ascolta a diventare parte attiva di un movimento con una call to action per i fan che consiste nell’indossare la t-shirt con il testo della canzone o applicare gli sticker dedicati su oggetti personali come bici, pc e smartphone. Un gesto semplice ma potente, da immortalare con una foto o un video e da condividere sui social, per dare forza a quella lettera che, dai rulli di una tipografia di Messina, ora viaggia sulle strade del mondo.
Un nuovo album e un tour all’orizzonte
Il brano, che puoi ascoltare e vedere su Radio Taormina TV, anticipa il nuovo disco “Canzoni per anni spietati”, un progetto che raccoglie nuove tracce e storie che verranno presentate dal vivo durante il tour che partirà ad aprile 2025, un’occasione per ascoltare non solo i nuovi brani ma anche i successi che hanno reso i Negrita una delle band più amate e longeve della scena rock italiana.