GIARDINI NAXOS – L’Associazione Italiana Assistenza Consumatori Europeo (Aiace), con sede a Giardini Naxos, Roma e in altre città italiane, torna a sollecitare il Governo con una proposta concreta: l’introduzione di un minimo impignorabile di mille euro per tutti i lavoratori, analogo a quello già previsto per i pensionati. Una richiesta che mira a colmare una lacuna normativa e a offrire maggiore protezione economica a una fascia ampia della popolazione, garantendo una soglia di sopravvivenza dignitosa.
Sull’iniziativa è arrivata la risposta della Segreteria Nazionale del Partito Democratico, tramite l’onorevole Maria Cecilia Guerra, che ha definito la proposta “ragionevole e sostenibile”, pur sottolineando la necessità di inserirla in un contesto normativo più ampio.
“I limiti imposti dalle attuali norme sulla riscossione coattiva – ha dichiarato Guerra – sono tra le cause del malfunzionamento del sistema. Sarebbe opportuno valutare interventi combinati, come la reintroduzione della pignorabilità dell’abitazione principale garantendone però l’uso, o la revisione del limite dei 120mila euro per la vendita coattiva degli immobili”.
Aiace, dal canto suo, ha ribadito la centralità della misura proposta, evidenziando la disparità di trattamento tra lavoratori e pensionati.
“L’impignorabilità di mille euro esiste solo per le pensioni – ha sottolineato il dirigente nazionale Niccolò Francesconi – e non si capisce perché lo stesso principio non debba valere anche per gli stipendi. L’evasione fiscale non si combatte negando questo diritto, ma con controlli mirati e interventi decisi contro i grandi evasori”. A esprimere la posizione dell’associazione anche il dirigente generale Giuseppe Spartà, che insieme a Francesconi ha ribadito l’intento della proposta: stimolare un confronto politico e sociale su un tema di primaria importanza.
“Chiediamo al Partito Democratico e a tutte le forze politiche – concludono i rappresentanti di Aiace – di prendere seriamente in considerazione questa misura, per aprire finalmente la strada a provvedimenti concreti a tutela dei lavoratori italiani”. Un appello che, partendo da Giardini Naxos, punta a diventare motore di un cambiamento normativo nazionale.