MESSINA – Uno scenario suggestivo come lo Stretto di Messina, una nave in navigazione e una missione dal forte valore umano, proteggere i neonati e diffondere consapevolezza tra chi si prende cura di loro. È questo il cuore pulsante della campagna “Non Scuoterlo”, che venerdì 11 aprile, porterà a bordo della nave Pietro Mondello medici specializzati e volontari per una giornata di sensibilizzazione dedicata alla prevenzione della shaken baby syndrome. Un’iniziativa che trasforma un semplice viaggio in traghetto in un momento formativo e di riflessione, grazie all’impegno della Simeup Sicilia e alla collaborazione del gruppo Caronte & Tourist. Messina si unisce così ad altre 70 città italiane, dando voce a un messaggio urgente scuotere un neonato nelle crisi di pianto può risultare fatale.
Un’iniziativa a bordo per parlare di prevenzione
L’evento, reso possibile grazie alla generosa ospitalità del gruppo Caronte & Tourist e alla sinergia con Terres des Hommes, rientra nell’ambito di una campagna con un focus totalmente incentrato della prevenzione della “Shaken Baby Syndrome” (Sbs), nota in Italia come sindrome del bambino scosso, una condizione grave che può verificarsi quando un neonato viene scosso con forza, spesso nel tentativo di calmarlo durante episodi di pianto. A bordo dell’imbarcazione, saranno presenti medici specializzati dei reparti di neonatologia e cardiologia pediatrica del Policlinico di Messina. L’equipe offrirà momenti formativi a disposizione dei passeggeri, occasione unica per diffondere conoscenze fondamentali in tema di accudimento, in un ambiente inusuale ma altamente simbolico, quale è il tratto di mare che unisce la Sicilia alla Calabria.
Il ruolo centrale della Simeup Sicilia
A coordinare l’evento saranno il Dott. Alessandro Arco, Presidente regionale della Simeup e il Dott. Francesco De Luca, cardiologo pediatra e membro del consiglio direttivo nazionale della società scientifica. Insieme a loro, un’equipe di medici e infermieri esperti in emergenza-urgenza pediatrica e la Prof.ssa Eloisa Gitto, direttrice della terapia intensiva neonatale e pediatrica e del dipartimento delle emergenze del policlinico, che porterà il suo contributo clinico e umano. “La nostra è una missione che va oltre l’ospedale. Informare significa prevenire, e prevenire significa proteggere la vita. Spesso i genitori non sanno che scuotere un neonato può avere conseguenze neurologiche devastanti. Ecco perché dobbiamo essere presenti, ascoltare, spiegare e costruire una rete di consapevolezza che parta dalle famiglie”, ha spiegato il Dott. Arco.
Un progetto che guarda al futuro della salute pediatrica
Durante la manifestazione sarà anche presentato il nuovo progetto del piano sanitario nazionale “prevenzione degli incidenti in età pediatrica (0-18 anni)”, recentemente approvato dall’assessorato regionale alla salute. Il progetto, che sarà realizzato presso il Policlinico, prevede una serie di campagne divulgative rivolte alla popolazione, con l’obiettivo di promuovere stili di vita più sani, una maggiore attenzione alla sicurezza domestica e un’educazione sanitaria diffusa fin dai primi mille giorni di vita del bambino.