MESSINA – La grande opera lirica torna protagonista al teatro Vittorio Emanuele. Dopo l’esordio di domenica 27 aprile, martedì 29 aprile alle 21 andrà in scena Cavalleria Rusticana, il capolavoro di Pietro Mascagni tratto dalla novella di Giovanni Verga, tra le opere simbolo del verismo italiano. L’allestimento, frutto della coproduzione tra l’Ear teatro di Messina e il conservatorio Arcangelo Corelli, propone una lettura intensa e fedele allo spirito originario dell’opera, un racconto di amori, gelosie e vendette sullo sfondo della Sicilia rurale di fine Ottocento.
Una squadra di eccellenze messinesi
Sul palco a dirigere l’orchestra ed il coro del conservatorio “Corelli” sarà il maestro Francesco Ommassini, tra le figure di spicco del panorama lirico nazionale, mentre la regia, affidata a Floriana Sicari, farà da sfondo alle incantevoli melodie, esaltando le tensioni emotive e i contrasti sociali che attraversano il dramma verghiano. A completare il quadro musicale insieme alle forze orchestrali del conservatorio, Il coro lirico Francesco Cilea, preparato dal maestro Michele Amoroso.
In scena, un cast cast di comprovata esperienza che coinvolge la presenza di Samuele Simoncini nei panni di Turiddu, Giuseppina Piunti in quelli di Santuzza, Luca Bruno che interpreterà Alfio, Oleksandra Chaikovska che incarnerà Lola e di Gabriella Grassi che darà volto e voce a mamma Lucia.
Scenografie suggestive e tradizione
Le scene, realizzate da la Bottega Fantastica, restituiscono l’atmosfera arcaica e intensa della Sicilia verghiana, mentre le proiezioni curate da Stefano Bottari arricchiscono la rappresentazione con una componente visiva di forte impatto emotivo.
Cavalleria Rusticana porta in scena una vicenda di sentimenti estremi, ambientata nel giorno di Pasqua in un piccolo borgo siciliano. La passione segreta tra Turiddu e Lola, la gelosia struggente di Santuzza e l’onore ferito di Alfio si intrecciano in un crescendo drammatico, culminando in un epilogo tragico esaltato dalla potenza espressiva della musica di Pietro Mascagni.
Il nuovo allestimento dell’opera si inserisce nel solco della tradizione lirica cittadina, valorizzando talenti emergenti e maestranze consolidate. Un appuntamento imperdibile per gli amanti dell’opera, che rinnova il legame profondo tra la città di Messina e il grande repertorio italiano.