Volge al termine anche il quarto giorno del Taobuk, il festival internazionale del libro, ideato da Antonella Ferrara, che fino a domani 24 giugno, vedrà percorrere le strade di Taormina a oltre 200 ospiti.

Questa domenica, 23 giugno, si è aperta con “Editoria italiana, lettori, mercato. Quantità e qualità a confronto verso la Buchmesse di Francoforte” sull’industria dell’editoria. In seguito il Commissario Paolo Gentiloni e il Direttore del Corriere della Sera Luciano Fontana, in dialogo con Paolo Valentino, hanno riflettuto sul concetto di identità europea in “Una casa per l’Europa. La Bruxelles delle identità plurali tra intrighi e sogni”. Con “Il mio circo. Funamboli di parole e di scrittura” si è invece raccontata l’identità del circo con gli interventi di Yuri Martini, trapezista del Circo Orfei, Michael Martini, trapezista del Circo Orfei e Stefano Rossi, domatore del Circo Orfei. “Identità italiana, identità culturale” ha invece visto la partecipazione del Ministro Gennaro Sangiuliano in un excursus sull’enorme patrimonio artistico nazionale, un’immersione tra arte e cultura italiana.

E ancora “Le infinite possibilità di essere altro. Conversazione con Fernando Aramburu, in occasione del conferimento del Taobuk Award for Literary Excellence” in cui lo scrittore spagnolo Fernando Aramburu, in dialogo con Juan Carlos Reche Cala, Direttore Instituto Cervantes Palermo, ha offerto una riflessione su come la violenza e le divisioni ideologiche influenzino la vita di ciascuno. “Dalla letteratura al cineturismo. Quando i best-seller diventano serie tv” è stato invece, un viaggio tra letteratura e cinema, sulle tracce dei luoghi più amati del cineturismo, in compagnia di Elvira Amata, Assessore del Turismo, Sport e Spettacolo della Regione Siciliana. E poi “Identità e scrittura.L’annuncio dei semifinalisti del Torneo IoScrittore 2024”, un panel dedicato alle aspiranti autrici e agli aspiranti autori, e l’annuncio dei semifinalisti del Torneo IoScrittore 2024, in cui è intervnuto anche lo scrittore Glenn Cooper.

Nel pomeriggio “Mediterraneo: identità individuali e collettive. Dalla grecità al contemporaneo”, un panel per ragionare sul Mediterraneo delle culture e degli incroci di civiltà, con Marco Aime, antropologo, Azza Filiali, scrittrice, Lucia Nardi, Responsabile Cultura d’Impresa ENI, Marina Valensise, Consigliere Delegato INDA.
“Creatività e catastrofe. Conversazione con Jonathan Safran Foer in dialogo con Etgar Keret”, ha presentato in esclusiva per l’Italia, in collaborazione con Università degli Studi di Catania, una conversazione tra letteratura e vita per riflettere sulle creative distruzioni – o distruttive creazioni – comunitarie e collettive del presente, con gli scrittori Jonathan Safran Foer e Etgar Keret, in dialogo con Francesca Longo, Prorettrice dell’Università di Catania. Si è proseguito con “Legalità e sicurezza, una sfida possibile” per parlare di come criminalità organizzata e i suoi fenomeni connessi, microcriminalità ed illegalità diffuse sono interconnessi e condizionano lo sviluppo economico e del benessere sociale del territorio, con l’intervento di Matteo Piantedosi, Ministro degli Interni, in dialogo con Elvira Terranova, AdnKronos.

“La doppia vita di Kasia. Polacca e italiana, attrice e regista, artista e attivista: la dialettica Smutniak” è stato invece l’incontro in cui è stata protagonista l’attrice e regista Kasia Smutniak, in dialogo con Federico Pontiggia, dove ha ripercorso la sua carriera dal grande schermo al passaggio dietro la macchina da presa. “Echi mediterranei, identità classiche. Grande attesa anche per “Misteri, vite, intrecci. L’affascinante narrativa di Glenn Cooper”, con Glenn Cooper, che arriva a Taormina in occasione dell’anteprima editoriale del suo ultimo romanzo “L’ultimo conclave” per raccontare la sua carriera letteraria e i suoi tanti successi che, tra trame avventurose e ambientazioni suggestive, continuano a interrogarsi sui grandi misteri dell’umanità.

A conclusione della giornata si è alzato il sipario su “Tucidide. Atene contro Melo”, uno spettacolo di Alessandro Baricco: un narratore, due attrici, cento violoncellisti e la magnifica suggestione del Teatro Antico, per far rivivere alcune pagine di straordinaria attualità de “La Guerra del Peloponneso”. Alessandro Baricco, autore e regista dello spettacolo, è salito sul palco come voce narrante, affiancato dalle attrici Stefania Rocca e Valeria Solarino, che hanno dato voce rispettivamente agli Ateniesi e ai Melii.

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