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Donazione degli organi, un gesto nobile che può salvare una vita

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I dati del CNT (Centro Nazionale Trapianti) registrano un trend positivo con un aumento considerevole delle donazioni di organi.

Dal 1998 a oggi si conta un raddoppio delle donazioni di organi con +94%, la crescita dei trapianti a +58 per cento e il calo dei pazienti in lista d’attesa da 13mila ai 9mila attuali, con una diminuzione dei tempi di attesa per il rene, l’organo più trapiantato, dai 36 mesi del 2002 ai 24 mesi di oggi.

Secondo l’Indice del Dono 2019, il rapporto elaborato dal Centro nazionale trapianti per valutare i risultati della raccolta delle dichiarazioni di volontà alla donazione di organi e tessuti attraverso il rilascio o il rinnovo della carta d’identità elettronica, la città più generosa è Cagliari. Prima tra le regioni è la Valle d’Aosta.

Ancora una volta purtroppo emerge un forte divario tra Nord e Sud.

Le realtà meridionali si collocano tutte sotto la media nazionale, in particolare Campania, Sicilia e Calabria, tutte con tassi di consenso inferiori al 60%.

Maglia nera per la Sicilia. Tra i capoluoghi siciliani la peggiore è Catania (104esima in Italia) con un indice di dono pari a 41 e appena il 49 per cento dei consensi. Al 103esimo posto si trova Ragusa (indice di dono 43 e 56 per cento dei consensi), al 101esimo Caltanissetta. Risalendo la classifica troviamo Agrigento (87esima) e Messina (86esima). Sotto la media nazionale c’è anche Palermo, dove però il dato raccolto è parziale perché – ultima fra i capoluoghi italiani -solo a novembre ha attivato la carta di identità elettronica dove è obbligatorio indicare la dichiarazione di volontà. Al di sopra della media nazionale si trovano Trapani (66esima in Italia con un indice di dono pari a 51 e il 71 per cento dei consensi) e Enna (indice di dono 53 e 65 per cento di consensi). Per migliorare la situazione al Sud occorre sensibilizzare maggiormente sul tema, informare i cittadini sulle modalità.

Il nostro sistema trapianti è tra i primi posti in Europa per qualità degli interventi e sicurezza dei processi.

Diverse sono le modalità col quale il cittadino può oggi dichiararsi donatore dopo la morte. Ogni cittadino maggiorenne può esprimere il proprio consenso o dissenso finalizzato alla donazione di organi e tessuti dopo la morte attraverso una delle seguenti modalità: firmando il modulo presso la propria Azienda Sanitaria Locale (ASL) di riferimento; presso gli uffici anagrafe dei Comuni al momento del rilascio o rinnovo della carta d’identità; compilando il tesserino blu del Ministero della Salute o una delle donor card distribuite dalle associazioni di settore; in questo caso è necessario conservare questa tessera tra i propri documenti personali; compilando l’atto olografo della Associazioni Italiana per la donazione di organi, tessuti e cellule; riportando la propria volontà su un foglio bianco, comprensivo di data e firma anche in questo caso è necessario custodire questa dichiarazione tra i propri documenti personali.

Basta un gesto davvero semplice per salvare una vita.