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Alla Borsa del Turismo Archeologico di Paestum si parla di Sicilia

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Il “Modello Sicilia” dei Beni Culturali sarà protagonista alla BMTA, la Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, in programma a Paestum (Salerno) dal 27 al 30 ottobre. Nel corso del tradizionale appuntamento internazionale dedicato a turismo e archeologia e che fa registrare ogni anno migliaia di presenze fra addetti ai lavori e visitatori, è, infatti, in programma un focus, per fare il punto sugli importanti risultati ottenuti nell’Isola in questi ultimi anni, con riferimento alla tutela, alla conservazione e alla valorizzazione del patrimonio culturale siciliano, ma anche alle politiche attuate in ambito culturale che hanno proiettato la Sicilia in ambito internazionale.
“Sicilia: verso un nuovo modello di sviluppo fondato su archeologia e bellezza” è il titolo della tavola rotonda organizzata a Paestum, nel corso della quale si parlerà anche del futuro dei beni culturali siciliani e delle professioni del settore, che necessitano di una politica pluriennale che sia ispirata a una visione culturale e non all’improvvisazione e mirata anche al potenziamento degli organici, sia quantitativamente che qualitativamente.

Alla tavola rotonda, in programma sabato 29 ottobre alle ore 10, che sarà introdotta da Alberto Samonà, giornalista, scrittore ed ex assessore regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, parteciperanno Luigi Biondo, direttore del parco archeologico di Segesta; Caterina Greco, direttrice del Museo archeologico regionale A. Salinas di Palermo; Giuseppe Parello, dirigente del Servizio Gestione Parchi e Siti Unesco della Sicilia; Gabriella Tigano, direttrice del parco archeologico Naxos-Taormina; Fulvia Toscano, direttore artistico del Festival NaxosLegge.
“È importante che si parli di Sicilia nel contesto di un appuntamento così atteso e di grande visibilità come la Borsa del Turismo Archeologico di Paestum – evidenzia Alberto Samonà – perché ciò consentirà di sottolineare gli sforzi compiuti in questi anni per potenziare l’offerta culturale, per adeguare i musei regionali ai più moderni standard di visita e per accendere i riflettori sulla Sicilia della Cultura e della Bellezza”.

“Un traguardo che non può essere tralasciato e di cui si discuterà a Paestum – prosegue Samonà – sono, inoltre, gli straordinari risultati ottenuti dalla Sicilia in ambito internazionale, che hanno sancito come il principio dell’autonomia, se applicato in modo virtuoso nell’ambito dei beni culturali, possa dare i propri frutti: prova ne sono gli ottimi rapporti di collaborazione avviati con la Repubblica Greca e con il Museo dell’Acropoli di Atene, il nuovo accordo siglato fra il Salinas e il Metropolitan Museum di New York, o ancora, le 73 missioni di scavo archeologico attivate negli ultimi due anni e mezzo in Sicilia con università di tutto il mondo, frutto di una politica organica di valorizzazione del patrimonio culturale siciliano. Per non parlare dei grandi cantieri archeologici, come quello che porterà al restauro e alla ricomposizione di diverse parti del maestoso Tempio G. di Selinunte: tutti segmenti di quella attenzione che va riservata alla Cultura, straordinario biglietto da visita da esportare nel mondo, ma che misura anche la maturità di un popolo e di una Terra consapevole della propria identità e del proprio ruolo nel contesto nazionale e internazionale”.