A Messina nel mese di ottobre 2022 si è registrato un incremento congiunturale del +4,3% e tendenziale del +14% dell’indice dei prezzi al consumo.
Crescono tendenzialmente rispetto all’anno precedente: prodotti alimentari e bevande analcoliche (+11,2%), bevande alcoliche e tabacchi (+1,5%), abbigliamento e calzature (+3,1%), abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+69,6%), mobili, articoli e servizi per la casa (+5,3%), servizi sanitari e spese per la salute (+0,9%), trasporti (+9,7%), ricreazione, spettacoli e cultura (+1,8%), istruzione (1,5%), servizi ricettivi e ristorazione (+6,3%), altri beni e servizi (+2,6%). Decrescono comunicazioni (-1,5%). Gli indici dei prezzi al consumo di ottobre 2022 sono stati elaborati tenendo conto delle limitazioni, differenziate a livello regionale, definite dalle normative nazionali e locali per contrastare la pandemia causata dal Covid-19. L’impianto dell’indagine sui prezzi al consumo, basato sull’utilizzo di una pluralità di canali per l’acquisizione dei dati, ha continuato a consentire di ridurre gli effetti negativi del più elevato numero di mancate rilevazioni sulla qualità delle misurazioni della dinamica dei prezzi al consumo.
Prodotti per fumatori: si registra un calo congiunturale sia degli articoli per fumatori (-1,4%), dovuto alla diminuzione di uno dei prodotti in rilevazione, sia delle sigarette (-0,2%; -0,3% il tendenziale), a causa della diminuzione di una marca, a fronte di un leggero aumento di sigari e sigaretti (+0,1%; +2,3% il tendenziale), dovuto all’aumento di alcune marche.
Energia elettrica: per quanto riguarda il mercato tutelato, si rileva una diminuzione congiunturale della quota fissa (-1,1%; -6,3% il tendenziale), a fronte di un forte aumento della tariffa bioraria sia nella fascia diurna feriale (+62,6%; +121,6% il tendenziale) sia nella fascia notturna, weekend e festivi (+66,9%; +130,8% il tendenziale). Inoltre, si rileva un marcato aumento congiunturale per quanto riguarda l’energia elettrica del mercato libero (+62,7%; +329,0% il tendenziale) e il gas di città e gas naturale del mercato libero (+63,9%).
Prodotti farmaceutici: si rileva una diminuzione congiunturale dei prezzi dei medicinali di fascia A (-0,3%; -1,1% il tendenziale).
Servizi di trasporto: nel trasporto aereo si registrano riduzioni congiunturali generalizzate. La riduzione più marcata è registrata dai voli nazionali (-18,1% +40,0% il tendenziale), seguiti dai voli intercontinentali (-12,4%; +98,8% il tendenziale) e dai voli europei (-3,3%; +111,0% il ten-denziale). La diminuzione dei prezzi dei voli è legata sia al segmento tradizionale sia soprattutto al segmento low cost, che registra il calo più marcato nei voli intercontinentali. Si rileva, inoltre, una diminuzione su base mensile del trasporto marittimo (-3,0%; +9,8% il tendenziale), dovuta sia alle destinazioni estere sia soprattutto interne verso le isole minori, a fonte di un aumento del trasporto per vie d’acqua interne (+0,5%; +0,7% il tendenziale). Si registra, infine, un aumento congiunturale dei prezzi dei trasporti ferroviari regionali (+0,6%; +3,8% il tendenziale), a causa dell’aumento in due regioni, a fronte di una diminuzione di quelli nazionali (-4,3%; -20,3% il tendenziale).
Attività turistiche e ricreative: per quanto riguarda i servizi turistici, si registra una diminuzione congiunturale dei prezzi dei pacchetti vacanza nazionali (-3,3%; +0,1% il tendenziale) e di quelli internazionali (-0,1%; -0,2% il tendenziale). Diminuiscono, inoltre, anche i prezzi dei villaggi va-canze, campeggi, ostelli della gioventù e simili (-6,1%; +2,4% il tendenziale) e degli agriturismi (-3,0%). Tra le attività ricreative, gli stabilimenti balneari registrano un marcato calo dei prezzi congiunturali (-21,7%; -23,9% il tendenziale).
Cultura: si rileva un aumento del prezzo dei libri di narrativa (+1,3%; -6,5% il tendenziale), a fronte di una diminuzione del download di e-book (-7,9%; -4,5% il tendenziale). Aumenta il prezzo dei giornali quotidiani, sia a diffusione locale (+1,1%; +3,6% il tendenziale) sia a diffusione nazionale (+1,1%; +4,8% il tendenziale), e dei periodici (+0,2%; +6,9% il tendenziale). Le variazioni congiunturali di prezzo dei quotidiani e dei periodici sono legate a una diversa distribuzione degli allegati.