«A Librino – ha detto a “Undici Tredici” il mecenate Antonio Presti – la bellezza viene protetta». “Sant’Agata che sorride”, ha aggiunto, «è sicuramente la risposta spirituale, etica, civile di una nuova generazione di Librino che potrebbe trovare nel senso di questa grande opera d’arte contemporanea il senso del futuro».
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