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Finanziaria: novità per i comuni in cui ricadono i parchi archeologici, parteciperanno agli introiti dell'affitto del bene

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Nella recente sessione della Legge Finanziaria Regionale sono stati votati due emendamenti, presentati da Sud Chiama Nord, che garantiscono i comuni in cui ricadono i parchi archeologici della Regione Siciliana e aiutano il trasporto pubblico nei Comuni turistici. Nel primo caso si tratta di una norma che si inserisce in continuità con un’altra importante disposizione già approvata a luglio, che prevedeva l’incameramento del 15% degli incassi della vendita dei biglietti di ingresso, fino a un massimo di 600.000 euro all’anno, a favore dei parchi archeologici. La norma ha inoltre stabilito il riconoscimento di 5 giornate al mese ai comuni per proprie iniziative e programmazione.
La norma approvata prevede che “qualora un bene immobile di competenza del parco venga dato in concessione a privati per attività aventi scopo di lucro, è riconosciuto per ogni singola concessione al comune nel cui territorio ricade il bene concesso il 50% dell’importo sostenuto dal concessionario a titolo di canone concessorio”. Questo riconoscimento mira a compensare i maggiori oneri sostenuti per garantire il servizio di viabilità, il decoro urbano ed i costi per la raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani ivi inclusi le prestazioni effettuate in plus orario dal personale comunale con qualifica non dirigenziale necessari allo svolgimento delle attività oggetto di concessione nonché per sostenere attività di promozione turistica effettuate anche mediante enti strumentali del comune. “Mi sono fatto portavoce di una battaglia – ha detto Cateno De Luca – che, come più volte detto, non riguarda solo Cateno De Luca ma tutti i comuni che ospitano parchi archeologici. Abbiamo ottenuto un risultato, abbiamo riconfermato un principio. Questa norma è un passo avanti significativo per valorizzare il nostro patrimonio archeologico e garantire che le risorse finanziarie siano reinvestite per il bene delle comunità locali. La norma non riguarda solo Taormina ma tutti i comuni in cui ricadono i Parchi Archeologici. È un risultato importante che ristabilisce semplicemente un principio di equilibrio che mira sia a preservare il bene che a garantire il comune che fino ad oggi ha dovuto solo sostenere spese a fronte di un grande sforzo”.

Nel secondo caso la modifica principale riguarda le tratte dei servizi di trasporto pubblico locale urbano nei Comuni turistici, classificati ai sensi del Decreto Assessorato Regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo n. 188 del 2/3/2023 e successive modifiche ed integrazioni. La novità consentirà il prolungamento di tali tratte nei Comuni limitrofi, con l’autorizzazione specifica per il carico e scarico passeggeri da e per i medesimi Comuni turistici. Questa disposizione mira a facilitare la mobilità tra i Comuni e a ottimizzare le tratte per agevolare turisti e visitatori. Un esempio concreto di questa innovazione, con particolare riferimento a Taormina, è rappresentato dalla linea ASM che collega la frazione di Trappitello al centro di Taormina. Fino a ieri, nonostante il percorso attraversasse Giardini Naxos, non era possibile effettuare una sosta in questa località. Grazie all’approvazione di questa norma potranno essere introdotte fermate aggiuntive così da ottimizzare i percorsi. Si apre ora la possibilità di una maggiore flessibilità nel trasporto pubblico locale. Questo contribuirà notevolmente a migliorare l’esperienza di viaggio sia per i residenti che per i numerosi visitatori che scelgono la Sicilia come meta turistica.