Al Palacongressi di Taormina si è conclusa la seconda e ultima giornata dell’Assemblea Nazionale di Sud chiama Nord in cui si è decisa la collocazione del partito, fondato da Cateno De Luca, alle elezioni europee del prossimo giugno.
Cinque erano le opzioni da poter intraprendere: “Presentarsi da soli con il simbolo di Sud chima Nord”, optata dal 22% degli iscritti al partito nel sondaggio lanciato ieri in apertura dei lavori; “Presentare nostri candidati – nel collegio Sicilia/Sardegna – in una lista di partiti nazionali senza il nostro simbolo (come nel 2019)”, che ha ottenuto l’1%; “Presentare nostri candidati in tutti i collegi in una lista di partiti nazionali che non la pensano come noi sull’Europa e sull’autonomia differenziata”, optata dal 2%; “Non partecipare alle elezioni europee”, con il 3% e infine “Promuovere un nuovo progetto politico con il nostro simbolo che includa anche altre forze politiche che si oppongono alle attuali politiche liberticide dell’Unione Europea e centraliste dello Stato italiano”, che è stata la scelta fatta dagli iscritti al partito con il 72% dei voti.
«Alle europee porteremo la voce dei territori. Il nostro obiettivo è quello di raggiungere i 100 mila iscritti entro la fine dell’anno – afferma De Luca – Nei prossimi due anni vogliamo crescere ancora di più per arrivare al primo congresso, a gennaio del 2026, con una base consolidata su tutto il territorio nazionale. Un partito che trova la sua forza nelle unicità che esprime ciascun territorio e che trovano voce in Sud chiama Nord».
Ospite a sopresa Giuseppe Piraino, l’imprenditore palermitano che nel 2020 ha denunciato il pizzo a Palermo filmando le richieste dei mafiosi e che ha ufficializzato il suo ingresso in ScN: «vi invito ad alzare la testa perché la Sicilia è la nostra casa e in Sud chiama Nord abbiamo lo spazio per difenderla».
Affidato invece a Nicola Piepoli il sondaggio sul potenziale di crescita di Sud chiama Nord attestato al 5/7%. Inoltre in forte crescita la conoscenza del leader Cateno De Luca al 60% con un più 12% rispetto al mese di luglio 2023, con la fiducia stabile al 36% (+1%).
E infine la sfida delle prossime europee basata su due concetti chiave: “Meno Europa, più Italia e più Equità” da un lato e dall’altro l’unità di tutti i partiti e i movimenti che si oppongono alle attuali politiche nazionali europee rimettendo al centro l’Italia rispetto all’Europa.
Chiusa inoltre la porta a Carlo Calenda: «Non possiamo svendere la nostra storia e la nostra esistenza per un seggio a Bruxelles, caro Calenda, Sud chiama Nord con te non può più venire» ha affermato De Luca.
A conclusione della due giorni dell’assemblea sono stati anche eletti 49 componenti del coordinamento nazionale: «Non sono tutti perché non abbiamo bisogno di riempire caselle, ma sono solo strumento per portare la voce di ScN a livello nazionale» ha concluso la presidente Laura Castelli.
Quasi pronto, infine, il nuovo logo del partito: un cerchio con la scritta “libertà”, il simbolo di Sud chiama Nord e altri cinque spazi, per ora vuoti, per alri cinque simboli: «La nostra deadline è tracciata. Vedremo entro il 6 aprile, in occasione della manifestazione fissata a Roma, chi si presenterà per partecipare al nostro progetto», ha sottolineato De Luca.
In video Cateno De Luca, Laura Castelli e Giuseppe Piraino.