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Ponte sullo Stretto: proteste a Messina durante i lavori della Commissione consiliare, presente l'AD Pietro Ciucci

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L’Amministratore Delegato della Società Stretto di Messina, Pietro Ciucci, è arrivato in città ed è stato accolto dalle contestazioni di alcuni esponenti della rete “No Ponte”.

LA CRONACA DELLA GIORNATA

Il primo dei due incontri, quello fissato a metà mattinata, è slittato a causa delle proteste del pubblico presente nell’aula consiliare dove era prevista la seduta straordinaria della Commissione Ponte. Dopo l’incontro di Palazzo Zanca con i consiglieri comunali, il programma di Ciucci prevede quello con la società civile.

Ciucci ha confermato in mattinata che in questa settimana sarà convocata la Conferenza dei servizi. L’intenzione è arrivare al Cipess (Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile) entro metà anno.

Ore 14:00: è ripresa la seduta della commissione per la presentazione del progetto del Ponte. All’interno dell’aula non c’è pubblico, i manifestanti hanno lasciato i lavori.

Ore 16:00: Ciucci, “la procedura degli esprori non è instantanea”

L’amministratore delegato della società Stretto di Messina Pietro Ciucci è intervenuto in commissione Ponte al Comune. “Il punto di riferimento per il ponte sullo Stretto- ha detto Ciucci – per noi è l’approvazione da parte del Cipes che viene dopo il completamento della valutazione di impatto ambientale e la conferenza dei servizi. Il tempo previsto per legge per queste due fasi è di 90 giorni, se ognuno rispetta i tempi fissati per legge a giugno è possibile avere la delibera del Cipes a quel punto comincia la procedura degli espropri che non sarà istantanea, nessuno caccia nessuno al primo luglio. L’iter prevede ovviamente sia la redazione del progetto esecutivo e contemporaneamente le prime attività sul territorio. Si tratta di un progetto importante che ha delle fasi, le prime possono essere quelle della bonifica degli ordigni bellici che, sembra sorprendente, ma è impegnativa, la parte archeologica, la soluzione delle interferenze che sono numerose perché i territori sono in ambito cittadino che è molto pieno di collegamenti e questi sono i primi cantieri, a seguire nei mesi successive le prime gallerie, i test e le verifiche delle analisi geotecniche, tutte quelle attività che servono per mettere in movimento la fase realizzativa. Si vedranno tante attività sul territorio prima di arrivare agli escavatori per fare le fondamenta per il ponte”.

ESPROPRI

Nell’intervento di Ciucci di oggi si doveva parlare anche degli espropri. Il piano particellare dovrà essere studiato nel dettaglio dai diretti interessati.

LE OPERE STRADALI E FERROVIARIE DI COLLEGAMENTO

Le opere stradali e ferroviarie di collegamento del Ponte al territorio comprendono 40 km di raccordi viari e ferroviari (l’80% dei quali sviluppati in galleria) e collegheranno il Ponte, dal lato Calabria, all’autostrada del Mediterraneo e alla stazione ferroviaria di Villa S. Giovanni e, dal lato Sicilia, alle autostrade Messina-Catania e Messina-Palermo nonché alla nuova stazione di Messina.