Taormina si prepara a una rivoluzione verde, che vede protagonisti il mare, la costa e la sostenibilità ambientale. La Giunta comunale guidata dal sindaco Cateno De Luca ha annunciato un ambizioso piano di interventi che si articolerà entro il 2025, con obiettivi chiari e orientati alla salvaguardia del patrimonio naturale del territorio. Tra le novità più significative, la creazione di un corpo di polizia marittima con sede a Mazzarò e l’istituzione di un’Area Marina Protetta attorno a Isolabella, una delle perle più preziose del Mediterraneo.
L’intenzione, spiegano dall’amministrazione, è di rispondere alle crescenti richieste degli ambientalisti locali e internazionali che da tempo auspicano un maggiore controllo e tutela delle coste di Taormina, meta turistica di rilevanza mondiale. Il nuovo corpo di polizia del mare avrà il compito di monitorare il rispetto delle norme ambientali, prevenire abusi e degrado, e garantire una fruizione più sostenibile delle spiagge, in sinergia con la Capitaneria di Porto e la Guardia Costiera.
Una visione per il futuro: sostenibilità e turismo
Oltre alla polizia marittima, il progetto prevede una serie di interventi strategici mirati a migliorare la gestione del demanio marittimo e delle spiagge. Tra questi, l’acquisto di mezzi per la pulizia delle coste, la regolamentazione delle concessioni demaniali, e l’istituzione di nuove aree balneari accessibili anche a disabili e animali domestici. “Vogliamo un turismo che rispetti il nostro patrimonio naturale, che protegga il mare e che offra servizi di alta qualità ai visitatori”, ha dichiarato il vicesindaco Antonino Lo Monaco, promotore dell’iniziativa.
Un altro punto chiave è l’ampliamento del riconoscimento della Bandiera Blu, un simbolo di eccellenza ambientale, anche ad altre spiagge del territorio. Il progetto include, inoltre, l’installazione di isole ecologiche, nuove torrette di salvataggio e docce a pagamento con braccialetto elettronico, in un’ottica di ottimizzazione delle risorse e di educazione civica dei turisti.
Mazzarò e Isolabella il cuore del progetto
La base operativa della nuova polizia del mare sarà collocata a Mazzarò, una località simbolica che, fino a qualche decennio fa, ospitava un importante presidio della polizia di Stato. Qui, il governo cittadino ha deciso di ridare vita a un punto di controllo strategico, che possa fungere da centro per la sorveglianza delle acque e delle spiagge circostanti. La polizia del mare non si occuperà solo di vigilanza, ma anche della promozione di buone pratiche ambientali tra residenti e turisti.
L’altro grande protagonista del progetto è Isolabella, che sarà inserita ufficialmente nella nuova Area Marina Protetta. Quest’area vedrà il coinvolgimento diretto degli enti locali e della Città Metropolitana di Messina, in un dialogo costante per la gestione delle risorse naturali. “Proteggere Isolabella è un impegno che prendiamo per le generazioni future”, ha aggiunto De Luca, sottolineando l’importanza di un approccio integrato tra pubblico e privato.
Obiettivi concreti e tempistiche
La Giunta comunale ha delineato un piano composto da 19 obiettivi che spaziano dalla sdemanializzazione di alcune aree del lungomare di Mazzeo alla riqualificazione delle stazioni di pompaggio della rete fognaria, con un occhio di riguardo al miglioramento dell’accessibilità e dei servizi. Entro il 2025, Taormina potrebbe trasformarsi in un modello di sostenibilità e innovazione per tutta la regione Sicilia.
L’amministrazione comunale ha già avviato un coordinamento con la Capitaneria di Porto, la Guardia Costiera e il Demanio Marittimo, con il compito di vigilare sul corretto sviluppo del progetto. L’obiettivo finale è ambizioso: rendere Taormina un esempio di eccellenza ambientale, in cui la tutela del mare si coniuga con la qualità dell’accoglienza turistica. Con l’avvicinarsi della stagione turistica 2025, i cittadini e gli operatori del settore guardano con interesse a queste trasformazioni, consapevoli che il futuro della città potrebbe essere scritto a partire dal mare e dalla sua protezione.