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Attività sospesa

Area portuale sotto sequestro a Messina: indagini su cantieri navali e gestione rifiuti

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MESSINA – Gli ufficiali di polizia giudiziaria della Capitaneria di Porto di Messina, insieme alla Guardia di Finanza della Stazione Navale di Messina, hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo emesso dal Tribunale di Messina. Il provvedimento riguarda un’area demaniale marittima di 4.400 metri quadrati dove operano due ditte di cantieristica navale, attive anche in attività di manutenzione e deposito di rifiuti.

L’indagine, coordinata dalla Procura di Messina e condotta con il supporto tecnico di S.PRE.S.A.L. e ARPA Sicilia, ha portato all’individuazione di numerose irregolarità, tra cui l’abusiva occupazione dell’area demaniale e lo svolgimento di attività senza l’Autorizzazione Unica Ambientale. La mancanza di adeguate misure per la gestione dei rifiuti pericolosi e le carenze in materia di sicurezza sul lavoro, tra cui inidoneità degli impianti e assenza di sorveglianza sanitaria, sono stati ulteriori elementi a supporto del sequestro.

Le aziende coinvolte, che gestiscono capannoni per lavorazioni come meccanica, elettricità e falegnameria, oltre a superfici per il varo e l’alaggio di imbarcazioni, sono ora sotto osservazione. Gli inquirenti valutano la responsabilità delle persone coinvolte, ribadendo che le indagini sono in corso e che nessun giudizio di colpevolezza è stato ancora emesso.