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LA PROTESTA

Taormina. Operai del Raddoppio ferroviario verso lo sciopero: tensione crescente tra lavoratori e Consorzio

Fillea Cgil: "In protesta fin quando non verranno corrisposte tutte le somme"
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TAORMINA – Torna alta la tensione nei cantieri del raddoppio ferroviario Messina-Catania, dove gli operai impegnati nello scavo della galleria di Taormina hanno proclamato lo stato di agitazione, esasperati dal mancato riconoscimento delle spettanze maturate. La Fillea Cgil di Messina, insieme a Feneal Uil e Filca Cisl, ha annunciato la decisione di indire uno sciopero a oltranza fino a quando i lavoratori non riceveranno quanto dovuto. Il motivo scatenante è la mancata applicazione degli accordi da parte del Consorzio Messina-Catania, responsabile delle operazioni. Secondo quanto spiegato dai sindacati, l’azienda avrebbe ritardato i pagamenti ed “infranto la lealtà negoziale instaurata durante i precedenti incontri”.

L’assemblea dei lavoratori

Durante un’assemblea, i lavoratori hanno deciso di interrompere immediatamente le attività, sostenuti dai sindacati che stanno vigilando sulla vicenda. “Non è più possibile tollerare ulteriori ritardi”, ha affermato Mario Mancini, segretario generale della Fillea Cgil di Messina. “Gli operai stanno subendo un danno economico insostenibile e il Consorzio continua a dimostrare scarso rispetto per i diritti dei lavoratori. Siamo costretti a prendere una posizione ferma”.

Le sigle sindacali si sono dette disponibili a riaprire il dialogo con l’azienda solo a condizione che vengano rispettati gli impegni economici già concordati. “L’atteggiamento del Consorzio”, ha aggiunto Mancini, “ha compromesso la fiducia costruita con fatica nei precedenti incontri, minando la possibilità di un confronto costruttivo”. Lo sciopero – chiosano i sindacati – proseguirà fino al riconoscimento completo delle spettanze e al ripristino delle condizioni lavorative e contrattuali.