MESSINA – L’Aula Magna del Rettorato ha ospitato la Cerimonia di conferimento della Laurea Honoris Causa in Giurisprudenza al Maestro Emilio Isgrò, artista, scrittore, drammaturgo e poeta italiano di fama internazionale, che ha tenuto una Lectio Magistralis dal titolo “La parola è un diritto”.
Alla cerimonia hanno preso parte la Rettrice, prof.ssa Giovanna Spatari, il Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza, prof. Alessio Lo Giudice, il Coordinatore del Cdl in Giurisprudenza, prof. Giacomo D’amico, e il Direttore generale, avv. Francesco Bonanno.
Nato a Barcellona Pozzo di Gotto, Emilio Isgrò è noto per il linguaggio artistico della “cancellatura”. La sua attività e le sue opere generano particolare interesse anche per la dottrina giuridica. Attraverso le “cancellature”, difatti, l’artista sottolinea il “presupposto” delle parole e mette in discussione ogni “certezza” (tra cui, anche quelle derivanti dalla Costituzione, dalle norme e dai codici), contestando il fondamento di autorità di ogni testo ed esaltando quello di valore, secondo un’impostazione che mostra singolari analogie con alcuni sviluppi del pensiero giuridico contemporaneo.
La Laudatio è stata affidata al prof. Giacomo D’Amico, ordinario di Diritto Costituzionale e promotore del conferimento della Laurea honoris causa, che ha illustrato le prestigiosa carriera del Maestro.
A partire dagli anni Sessanta, Isgrò ha implementato un percorso artistico tra i più rivoluzionari e originali che gli è valso diverse partecipazioni alla Biennale di Venezia (1972, 1978, 1986, 1993) e il primo premio alla Biennale di San Paolo in Brasile (1977). Lo scorso anno, in occasione delle celebrazioni per i 75 anni della Costituzione italiana, Emilio Isgrò ha realizzato l’opera “Non uccidere“, in collaborazione con l’architetto Mario Botta. Il progetto ha inoltre ricevuto la Medaglia del Presidente della Repubblica.