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Taormina, Urologia senza specialisti: giovane salvato grazie alla manovra del medico del pronto soccorso

Scongiurate gravi conseguenze al 18enne, l'appello del dottore dopo l'intervento
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TAORMINA. Un intervento provvidenziale ha riportato l’attenzione sulle carenze dell’ospedale “San Vincenzo” di Taormina, dove l’assenza di medici specialisti in Urologia continua a generare situazioni di emergenza. L’ultimo episodio ha riguardato un diciottenne del comprensorio, arrivato al Pronto soccorso con un dolore acuto al testicolo. Dopo un primo esame ecografico, il medico di turno Paolo Grasso ha individuato una torsione del funicolo, una condizione che impediva l’afflusso di sangue e metteva a rischio la funzionalità dell’organo.

Nonostante l’urgenza, il reparto di Urologia del San Vincenzo è operativo solo nominalmente, essendo dotato di un ottimo primario (quella sera fuori sede) ma privo di altri specialisti e di un servizio di reperibilità. Grasso, impossibilitato a trasferire immediatamente il giovane in un’altra struttura, ha agito prontamente grazie alle competenze acquisite durante la propria formazione medica e, con una manovra manuale, è riuscito a ripristinare la circolazione sanguigna. Successivi esami radiologici hanno confermato che il testicolo era di nuovo vascolarizzato, scongiurando così il rischio di un intervento chirurgico d’urgenza. Una storia a lieto fine, quella di cui parliamo.

Questo caso si aggiunge a un recente episodio che ha coinvolto un medico francese di circa sessant’anni, giunto al San Vincenzo per un’occlusione delle vie urinarie. Anche in quella circostanza, la mancanza di specialisti ha reso necessario un trasferimento al Papardo di Messina, prolungando il disagio del paziente. L’assenza di un servizio urologico completo mette in difficoltà il Pronto soccorso di Taormina, costringendo i medici a soluzioni temporanee e spesso insufficienti.

Il dottor Grasso ha quindi lanciato un appello ai vertici dell’Asp di Messina per rafforzare l’organico del reparto, con l’auspicio di garantire la disponibilità di almeno quattro medici specializzati. L’obiettivo è fornire assistenza continua e ridurre la necessità di trasferimenti verso altri ospedali, evitando il rischio che situazioni simili possano avere esiti meno fortunati. Non è escluso che il caso venga portato all’attenzione del Consiglio comunale di Taormina per sensibilizzare ulteriormente le autorità sanitarie e ottenere un supporto concreto per potenziare il reparto urologico del San Vincenzo.