TAORMINA – A Taormina torna al centro dell’attenzione la gestione della polizia locale, dopo che il sindaco Cateno De Luca ha revocato il decreto che assegnava nuovi gradi all’agente Giuseppe Cacopardo. La decisione arriva a meno di una settimana dall’adozione dell’atto originale, datato 25 ottobre, e riapre il confronto su un settore già segnato da forti tensioni.
Il provvedimento, ufficializzato con il decreto del 29 ottobre, è stato preso in autotutela per garantire il rispetto delle normative regionali del 2006, che stabiliscono in modo dettagliato qualifiche e distintivi per la polizia municipale. Secondo quanto riportato, i gradi attribuiti a Cacopardo risultavano non in linea con le disposizioni dell’Assessorato agli enti locali, e la revoca vuole quindi riportare conformità nell’assetto del corpo.
Questa scelta rientra in una serie di interventi di revisione che hanno toccato il corpo di polizia municipale di Taormina, dove il sindaco De Luca ha già avviato cambiamenti significativi nei mesi scorsi, suscitando non poche reazioni. Tra i principali critici figura Daniele Lo Presti, ex comandante del corpo, che contesta apertamente l’operato del sindaco e ha intrapreso un ricorso legale per opporsi alle decisioni dell’amministrazione.
Le divergenze si sono acuite a causa delle dichiarazioni pubbliche del sindaco, che ha spesso commentato le vicende comunali sui social, creando un clima di scontro aperto. In particolare, Lo Presti critica le modifiche introdotte da De Luca, che ritiene motivate da ragioni più personali che operative, e contesta la legittimità di alcune scelte, ritenute penalizzanti per il corpo di polizia.
La revoca del decreto rappresenta quindi un ulteriore tassello in una vicenda che si sviluppa tra polemiche e contrasti, lasciando aperta la questione su come il sindaco riuscirà a gestire una situazione sempre più delicata.