Gallodoro si prepara a celebrare con devozione la festa di San Teodoro Martire, patrono del paese, sabato 9 novembre. L’evento, che coinvolge l’intera comunità, prevede una Santa Messa alle 18.30 nella chiesa parrocchiale, seguita da una processione per le vie del borgo. Al termine della cerimonia religiosa, i partecipanti potranno godere di un momento conviviale in piazza con degustazioni di pasta e castagne.
La festa assume una particolare rilevanza quest’anno, anche alla luce del recente cambio di denominazione della piazza principale, ora intitolata a San Teodoro Martire, un atto simbolico che rafforza il legame tra la comunità e le proprie radici storiche e spirituali.
Il Culto di San Teodoro e l’Evoluzione Storica
San Teodoro Martire è venerato da secoli a Gallodoro, dove la sua devozione affonda le radici nell’epoca bizantina (VI-VII secolo d.C.), quando fu edificata una piccola chiesa a lui dedicata. La tradizione narra che il culto si sviluppò rapidamente dopo il martirio del santo, un soldato romano ucciso per la sua fede cristiana sotto l’imperatore Galerio Massimiano all’inizio del IV secolo. La sua figura è stata per secoli un punto di riferimento spirituale e culturale per i fedeli.
Il parroco di Gallodoro, padre Daniele Truscello, ha recentemente condiviso dettagli sull’importanza di questo culto e sul percorso che ha portato alla dedica della piazza al santo. «È un riconoscimento alla memoria storica e all’identità della nostra comunità», ha spiegato il sacerdote, aggiungendo che la decisione, accolta con entusiasmo dalla confraternita di San Teodoro e dai cittadini, riflette un impegno condiviso per mantenere vive le tradizioni locali. Padre Truscello è intervenuto nel corso della trasmissione TaoMattina di Radio Taormina, dove ha illustrato questi aspetti e anticipato i momenti salienti della celebrazione. L’intervista completa è disponibile nel video allegato.
Un Patrimonio Artistico e una Rinnovata Devozione
La celebrazione di San Teodoro Martire è arricchita da testimonianze artistiche e storiche, come il simulacro seicentesco del santo custodito nel museo parrocchiale e il gonfalone processionale attribuito al pittore messinese Alfonso Franco. Negli ultimi anni, anche l’arte contemporanea ha omaggiato il santo: il giovane street artist siciliano Andrea Sposari, noto come Spos.Art, ha realizzato due murales che ritraggono San Teodoro e il suo cavallo, aggiungendo un tocco moderno al borgo.
Padre Truscello ha inoltre introdotto nuovi elementi per rendere la festa ancora più suggestiva, come la Cavalcata in onore del santo, che si svolge la domenica precedente e vede un corteo di cavalieri sfilare per le vie del paese per rendere omaggio al patrono. «È un momento di grande partecipazione, che unisce fede e tradizione», ha concluso il parroco.
L’appuntamento di sabato 9 novembre si preannuncia come un evento ricco di spiritualità, cultura e senso di comunità.