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cronaca

La protesta dopo l’alluvione. Stromboli scende in piazza: chiede sicurezza e interventi immediati

“La burocrazia non può rallentare la nostra sicurezza”
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ISOLE EOLIE – Oltre 150 persone, tra cui una delegazione di Ginostra, sono scese per le strade di Stromboli per denunciare il rischio idrogeologico che incombe sull’isola dopo le recenti alluvioni. I manifestanti, giunti all’area portuale di Scari, hanno chiesto interventi urgenti per la messa in sicurezza dei due versanti di Stromboli e Ginostra. “Le nostre vite sono in pericolo – hanno dichiarato – non possiamo affrontare l’inverno in queste condizioni”. Gli abitanti hanno esposto richieste precise: presenza costante della protezione civile, dichiarazione di emergenza nazionale e chiarimenti da parte delle autorità locali sulle misure per sostenere la popolazione e fronteggiare il rischio.

Le alluvioni, conseguenza dell’incendio del maggio 2022, hanno reso il territorio progressivamente instabile: le piogge causano fiumi di fango e detriti che bloccano strade e, talvolta, servizi essenziali come elettricità e telecomunicazioni. In risposta, la comunità chiede che tecnici qualificati – ingegneri e geologi – effettuino sopralluoghi accurati per individuare situazioni di instabilità e predisporre misure concrete per salvaguardare le aree abitate. Tuttavia, la mancanza di interventi tempestivi e risorse adeguate, unita ai ritardi burocratici, sta generando ansia e incertezza tra gli abitanti dell’isola.