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Taormina. Sterrantino sul risanamento: “Merito della nostra Giunta, non di chi ha portato al dissesto”

L’assessore al Bilancio replica a Corvaja: "Il sacrificio richiesto ai cittadini ha evitato un secondo fallimento"
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TAORMINA – L’assessore al Bilancio del Comune di Taormina, Giuseppe Sterrantino, interviene in maniera decisa sulla recente nota pubblicata dal consigliere di minoranza Nunzio Corvaja, già assessore al Bilancio nella giunta guidata dall’ex sindaco Mario Bolognari. Nella sua replica, Sterrantino attribuisce all’attuale amministrazione il merito di aver risanato il Comune e accusa la precedente Giunta di incapacità amministrativa e di scelte errate che hanno portato al dissesto finanziario.

Un punto di partenza: il “dissesto funzionale”

“Prima di entrare nel merito delle dichiarazioni di Corvaja – ha spiegato l’assessore – è necessario partire da un fatto oggettivo: il Comune di Taormina versava da tempo in una situazione di ‘dissesto funzionale’. Questa condizione, prevista dall’articolo 244 del TUEL, sancisce l’impossibilità per un ente di garantire i servizi essenziali. È questa la base formale che ha portato alla dichiarazione di dissesto finanziario e al ‘fallimento’ amministrativo della città”.

L’assessore sottolinea come il precedente governo cittadino abbia mancato l’occasione di seguire l’esempio di altri Comuni, come Messina, dove il sindaco Cateno De Luca, attraverso una rimodulazione del piano di riequilibrio, è riuscito a evitare il dissesto. “Mentre a Messina si è dimostrata competenza e autorevolezza, a Taormina si è scelta la strada del dissesto senza nemmeno provare a prospettare ai creditori un abbattimento delle loro pretese”, ha dichiarato Sterrantino.

I numeri del risanamento: cosa è stato fatto

Entrando nel merito delle cifre, l’assessore ha messo in discussione quanto affermato da Corvaja nella sua nota, in cui l’ex assessore rivendicava il merito della delibera n. 6 del 4 marzo 2022 come chiave del risanamento finanziario. “I dati dimostrano il contrario”, ha spiegato Sterrantino. “La riscossione effettuata dalla SOGERT, al 31 maggio 2023, ha portato solo circa 1.025.000 euro di IMU e 295.000 euro di Tari, somme del tutto insufficienti rispetto ai debiti accumulati”.

Secondo l’assessore, il risanamento è stato possibile grazie all’attività di accertamento condotta dall’attuale amministrazione, che ha inviato oltre 20.000 avvisi di accertamento per le annualità 2018-2022, recuperando risorse fondamentali. “L’attività di lotta all’evasione tributaria è stata avviata solo dalla nostra Giunta. Ci si potrebbe chiedere perché la giunta Bolognari, di cui Corvaja era parte, non abbia fatto nulla per le annualità di sua competenza, in aperto contrasto con le prescrizioni ministeriali”, ha aggiunto.

Il peso del “Salva Taormina”

Un elemento centrale del risanamento finanziario è stata la manovra “Salva Taormina”, varata dall’attuale amministrazione. “Grazie a questa manovra – ha spiegato Sterrantino – siamo riusciti a versare oltre 14 milioni di euro all’Organo Straordinario di Liquidazione (OSL), coprendo i debiti pregressi e garantendo allo stesso tempo gli equilibri finanziari dell’ente. Senza l’aumento delle tariffe previsto dal ‘Salva Taormina’, non avremmo avuto la liquidità necessaria per evitare un secondo dissesto”.

Sterrantino ha inoltre sottolineato come l’amministrazione attuale abbia colmato gravi lacune lasciate dalla precedente Giunta. Tra queste, l’incapacità di approvare i bilanci nei termini di legge, che ha bloccato trasferimenti statali per oltre 1,9 milioni di euro, e la mancata copertura di servizi essenziali come l’ASACOM, costata all’attuale amministrazione circa 800.000 euro.

Critiche alla precedente Giunta

L’assessore non ha risparmiato critiche alla gestione della giunta Bolognari. “In cosa è consistita l’azione di risanamento tanto decantata? La verità è che l’amministrazione precedente ha lasciato un Comune incapace di erogare servizi essenziali e di sfruttare il proprio patrimonio immobiliare per generare reddito. Perfino le scuole erano in una situazione di totale abbandono”, ha dichiarato.

Secondo Sterrantino, le responsabilità della giunta Bolognari sono evidenti anche nelle cifre: “Le somme trasferite all’OSL, di cui Corvaja si vanta, sono state bloccate fino alla dichiarazione di dissesto e vincolate dal Ministero per coprire la massa passiva. Non c’è alcun merito da attribuire a quella Giunta”.

Un sacrificio per il futuro

L’assessore ha riconosciuto che la manovra “Salva Taormina” ha chiesto sacrifici significativi ai cittadini e agli imprenditori, ma ha ribadito che queste scelte erano necessarie per garantire il rilancio della città. “La nostra strategia è chiara: vogliamo riportare i servizi pubblici di Taormina a un livello qualitativo in linea con il prestigio del brand Taormina, sia a livello nazionale che internazionale”, ha spiegato.

Disponibilità al confronto

In chiusura, Sterrantino ha lanciato un appello al dialogo con l’opposizione. “Fino a oggi né il consigliere Corvaja né altri esponenti della minoranza hanno accettato un confronto serio e documentato. Nemmeno in consiglio comunale si sono registrati interventi significativi in questa direzione. Noi siamo sempre stati disponibili al dialogo e al dibattito, ma serve una controparte disposta a confrontarsi senza paura”.