Il Consiglio di Indirizzo della Fondazione Teatro Massimo di Palermo, presieduto dal sindaco Roberto Lagalla, ha designato all’unanimità Marco Betta come sovrintendente della Fondazione, riconoscendo il valore del lavoro svolto nel corso del suo precedente mandato. La proposta sarà ora sottoposta al Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, per la ratifica definitiva.
La decisione è maturata durante una riunione che ha visto la partecipazione dei membri del Consiglio: Federico Ferina, Daniele Anselmo, Gaspare Borsellino e Marcella Cannariato, rappresentanti rispettivamente del Comune di Palermo, del Ministero dei Beni Culturali e della Regione Siciliana. Dopo l’analisi dei curricula presentati, il Consiglio ha espresso unanime apprezzamento per la continuità amministrativa e artistica garantita da Betta negli ultimi anni.
Un percorso di successo
Marco Betta, classe 1964, nato a Enna, ha ricoperto il ruolo di sovrintendente del Teatro Massimo dal febbraio 2022. Sotto la sua guida, il teatro ha raggiunto traguardi significativi, consolidando una gestione finanziaria solida e mantenendo un bilancio positivo, oltre a promuovere una vivace attività artistica. Durante il suo mandato, Betta ha mostrato particolare attenzione nel coniugare tradizione e innovazione, proiettando il teatro in un panorama culturale internazionale.
Nel settembre 2024, con la scadenza del mandato, Betta aveva già dimostrato il suo impegno a garantire la continuità dei progetti avviati, un impegno che oggi trova conferma in questa nuova designazione.
Una figura di spicco nel panorama musicale
Compositore di fama, Marco Betta ha studiato al Conservatorio di Palermo sotto la guida di Eliodoro Sollima e si è perfezionato con Armando Gentilucci e Salvatore Sciarrino. La sua carriera è iniziata nel 1982 al Festival Spaziomusica di Cagliari e si è sviluppata in un percorso artistico che fonde la tradizione musicale siciliana con le tecniche contemporanee.
Betta ha già segnato la storia del Teatro Massimo: direttore artistico dal 1994 al 2002, fu tra i protagonisti della riapertura del teatro dopo 23 anni di chiusura. Tornato a ricoprire lo stesso ruolo nel 2021, è divenuto sovrintendente l’anno successivo, continuando a plasmare una visione culturale che unisce rigore artistico e apertura verso nuove forme di espressione.
Oltre alla direzione artistica, Betta ha composto opere liriche, sinfoniche, musica da camera e colonne sonore per il cinema e il teatro. È inoltre docente di Composizione al Conservatorio di Palermo e accademico dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, ulteriori testimonianze del suo prestigio nel panorama culturale italiano.
Un futuro nel segno della continuità
La designazione di Marco Betta rappresenta non solo un riconoscimento per i risultati raggiunti, ma anche una scelta di continuità per il Teatro Massimo. La sua esperienza e visione promettono di rafforzare ulteriormente il ruolo del teatro come punto di riferimento culturale per Palermo e per tutta la Sicilia, riaffermandone la centralità nel panorama artistico nazionale e internazionale.