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Taormina, futuro del Centro cardiologico pediatrico in bilico: a Palermo la protesta delle famiglie

Genitori in piazza davanti alla Presidenza della Regione. L'on. Antonio De Luca (M5S): "Il Bambin Gesù va salvato, sbilanciamento territoriale evidente"
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PALERMO – Manifestazione davanti alla Presidenza della Regione siciliana, organizzata dal Comitato genitori, per chiedere chiarezza sul futuro del Centro di Cardiochirurgia pediatrica dell’ospedale di Taormina. La delegazione è stata ricevuta dal dirigente Salvatore Iacolino in tarda mattinata ed è uscita da gli uffici regionali poco dopo le 14. La Regione ribadisce la volontà di mantenere il Ccpm ma l’ipotesi di una nuova “proroga” non è scongiurata, in quanto entro luglio non si riesce a chiudere il cerchio per ciò che concerne la Rete ospedaliera. La speranza è di mantenere il Centro a Taormina ma nel caso in cui non ci fossero i presupposti, si opterebbe per mantenerlo nel Distretto di Messina. Non sarebbe esclusa, in tale eventualità, l’ipotesi Policlinico.

Tra i presenti alla manifestazione, l’on. Antonio De Luca, capogruppo del Movimento 5 Stelle all’Ars, che da anni segue da vicino la vicenda.

“I genitori dei piccoli pazienti operati al Centro di Cardiochirurgia pediatrica di Taormina – evidenzia il parlamentare regionale – sono stati costretti, ancora una volta, a recarsi qui a Palermo, davanti a Palazzo della Presidenza della Regione, per chiedere conto e ragione del perché ancora non arrivano risposte chiare e definitive sul futuro del Bambin Gesù in Sicilia. Le famiglie – prosegue De Luca – chiedono semplicemente chiarezza al presidente Schifani. Non vogliono altro”.

Il deputato messinese ha sottolineato l’importanza di mantenere operativo il centro d’eccellenza di Taormina, che in anni di attività ha salvato la vita a centinaia di bambini. “Le condizioni per far rimanere in Sicilia questo centro ci sono – ha aggiungo – dobbiamo solo attuarle e concretizzarle al più presto”.

Critico, inoltre, sul reparto aperto a Palermo in convenzione con il Gruppo San Donato: “Non è in condizione di sopperire alle richieste e presenta forti criticità in termini di accessibilità per gli utenti della Sicilia orientale, generando un evidente sbilanciamento a livello territoriale”.

La mobilitazione delle famiglie prosegue, mentre l’attenzione rimane alta per il destino di una struttura che rappresenta un punto di riferimento unico per la cardiochirurgia pediatrica nel Mediterraneo. I genitori chiedono al governo regionale impegni concreti e una soluzione definitiva per garantire la continuità del servizio a Taormina, evitando che l’eccellenza del Bambin Gesù venga sacrificata a logiche lontane dai bisogni dei pazienti.