TAORMINA – Il gruppo consiliare “Rinascimento Taormina” (Nunzio Corvaia, Luca Manuli e Maria Rita Sabato) ha espresso forti perplessità in merito alla recente “Variazione di bilancio”, discussa e approvata durante il Consiglio comunale dello scorso 25 novembre. Secondo quanto riportato nella nota del gruppo, tali variazioni derivano da un avanzo di liquidazione e maggiori entrate, destinate principalmente al pagamento di debiti fuori bilancio e alle transazioni rifiutate dai creditori dell’organismo straordinario di liquidazione (Osl).
Il consigliere Corvaia, intervenuto durante la seduta, ha sottolineato come già in passato il gruppo avesse sollevato dubbi sull’operato dell’Osl e delle procedure adottate. In particolare, si lamenta la mancata trasparenza da parte degli uffici comunali, che avrebbero negato l’accesso agli atti richiesto dai consiglieri, adducendo giustificazioni ritenute inadeguate.
Critiche al ruolo del Collegio dei Revisori e alle partecipate
Il gruppo consiliare evidenzia dubbi sul parere espresso dal Collegio dei Revisori dei Conti e sottolinea l’inadempienza di quest’ultimo nel fornire relazioni bimestrali sull’andamento delle attività finanziarie, come previsto durante il periodo di stabilizzazione. Perplessità vengono inoltre espresse sull’assenza di un monitoraggio rigoroso delle partecipate, in particolare l’Azienda Servizi Municipalizzati (Asm), le cui attività non sono state adeguatamente integrate nella chiusura del dissesto finanziario.
Il peso del dissesto sulle tasche dei cittadini
Secondo “Rinascimento Taormina”, il cosiddetto “Salva Taormina” ha comportato pesanti ricadute sui contribuenti, a volte con dubbi di legittimità. Viene anche contestato l’ammontare del debito certificato dall’Osl, pari a 110 milioni di euro, approvato con “sospetta celerità” dagli uffici comunali. Il gruppo consiliare chiede chiarezza sulle somme incamerate dall’Osl rispetto a quelle gestite dal Comune e denuncia l’assenza di informazioni dettagliate sulle modalità di gestione di questi crediti.
Richiesta di trasparenza
Con una Pec inviata il 22 novembre al presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Composto, il consigliere Corvaia ha richiesto la disponibilità di tutta la documentazione relativa alla chiusura del dissesto finanziario, incluse le transazioni e le asseverazioni fornite dagli uffici competenti. L’obiettivo, secondo il gruppo, è verificare la legittimità delle operazioni e fugare i dubbi avanzati.
Il gruppo consiliare “Rinascimento Taormina” conclude ribadendo che le criticità evidenziate hanno motivato il voto contrario espresso sulla variazione di bilancio.