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INTERVISTE Università di Messina, il Chiostro di Palazzo Mariani intitolato a Vincenzo Ferluga

Una cerimonia sentita celebra l’eredità del direttore amministrativo dell’Ateneo Peloritano, scomparso nel 2018
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MESSINA – Emozione e gratitudine hanno caratterizzato la cerimonia di intitolazione del Chiostro di Palazzo Mariani a Vincenzo Ferluga, storico Direttore amministrativo dell’Università di Messina, scomparso nel 2018. L’evento ha visto la partecipazione della rettrice Giovanna Spatari, del presidente emerito della Corte Costituzionale Gaetano Silvestri, di prorettori, dirigenti, docenti e numerosi dipendenti, attuali e in pensione, dell’Ateneo. Presenti anche i familiari del dott. Ferluga, tra cui la moglie e le figlie Debora e Loredana.

“Oggi rendiamo omaggio a una figura centrale per la nostra Università – ha dichiarato la rettrice Spatari –. Il dott. Ferluga ha incarnato i valori di competenza e dedizione, contribuendo in modo significativo alla crescita dell’Ateneo. Questo Chiostro, che tanto ha amato e di cui è stato promotore insieme al professor Silvestri, porta ora il suo nome come segno indelebile della sua eredità”.

Un pilastro dell’Ateneo

Entrato in servizio nel 1957, Ferluga ha ricoperto ruoli di primo piano nell’amministrazione universitaria, fino a diventare Direttore amministrativo. Tra i suoi numerosi meriti, la gestione di delicate fasi di transizione e l’acquisizione di Palazzo Mariani, ottenuta grazie al suo impegno e alla collaborazione con il rettore dell’epoca, Gaetano Silvestri.

“Ferluga è stato non solo un professionista esemplare, ma anche un amico leale – ha ricordato il professor Silvestri –. In momenti difficili, la sua competenza e la sua determinazione sono state decisive. Nessuno merita questo riconoscimento più di lui”.

Il ricordo della famiglia

Particolarmente toccanti le parole di Loredana Ferluga, che ha ringraziato i presenti per l’omaggio al padre: “Per lui, l’Università era una seconda casa. Mio padre ha sempre lavorato con onestà e dedizione, e vedere quante persone lo ricordano con affetto è per noi motivo di orgoglio”.

Con questa intitolazione, l’Università di Messina celebra non solo un uomo che ha lasciato un segno indelebile nella sua storia, ma anche un modello di dedizione e appartenenza ai valori accademici, capace di ispirare le generazioni future.