Via dei Corti 2024: ad Ezio Costanzo il premio tributo al taorminese Armando Bonadonna

La decima edizione del Festival Indipendente di Cinema Breve, “Via dei Corti”, che si è tenuta a Gravina di Catania dal 28 novembre al 1 dicembre, si è conclusa con successo dopo quattro giorni ricchi di eventi e ospiti che hanno coinvolto il pubblico e gli appassionati.

Il tema di quest’anno è stato l’”ecosostenibilità”, un argomento centrale in una manifestazione che ha animato vari luoghi culturali della cittadina etnea. La serata finale, che ha avuto luogo domenica presso il Teatro Angelo Musco, ha visto tra i riconoscimenti speciali il premio Nataliberaweb, dedicato alla miglior regia della sezione documentari. Questo premio, intitolato ad Armando Bonadonna, è stato consegnato per la seconda volta al regista catanese Ezio Costanzo per il suo film “Max Corvo for freedom”.

Armando Bonadonna, noto per la sua passione per la fotografia, è stato uno dei migliori fotografi subacquei siciliani, con numerose pubblicazioni e trofei. Fondatore della prima tv privata di Taormina, videomaker e tra i primi collaboratori di Radio Taormina, ha sempre avuto una grande passione per l’arte e la cultura. In particolare, ha dedicato a Taormina un documentario negli anni ’90, partecipando attivamente alle iniziative culturali e artistiche del suo paese e trasmettendo a tanti giovani la passione per il video.

Il premio Nataliberaweb, giunto alla sua sesta edizione, è stato creato dalla famiglia Bonadonna per onorare il ricordo e le passioni di Armando. Carlotta Bonadonna, figlia di Armando e media partner di diverse iniziative culturali, ha personalmente consegnato il riconoscimento a Ezio Costanzo, già vincitore della prima edizione del premio con il cortometraggio Moral bombing.

La motivazione per il premio “Max Corvo for freedom” è stata fornita da Carlotta Bonadonna: “Max Corvo for freedom vince il Premio Nataliberaweb intitolato ad Armando Bonadonna per la sua narrazione in cui la fiction e la parte documentaria si integrano in modo rispettoso e bilanciato. Le due sezioni, stilisticamente ben alternate, raccontano un momento cruciale della nostra storia e un’importante vicenda umana, che meritava di essere narrata. Il prodotto finale, dalla regia al cast fino alla ricerca storica, è stato realizzato con grande cura e precisione. Emozionante e formativo, Max Corvo riesce a suscitare una forte reazione emotiva, spingendo alla riflessione sulla crudeltà e l’insensatezza delle guerre”.