Dalle prime ore di oggi, la Polizia di Stato di Catania, con l’impiego di circa 200 agenti, ha dato esecuzione a un’ordinanza emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Catania, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia. L’ordinanza ha portato all’applicazione di misure cautelari personali nei confronti di 18 individui, accusati di associazione finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti, in particolare cocaina e crack.
L’operazione, denominata “Cemento”, ha permesso di documentare l’esistenza di due cellule criminali: una specializzata nella distribuzione al dettaglio di droga, l’altra nel traffico di cocaina proveniente dalla Calabria. Le indagini, avviate dalla Polizia di Stato nel novembre 2021, hanno portato a un imponente dispiegamento di forze, con l’impiego di 160 agenti. È emerso che il primo gruppo, diretto da Antonino Cocuzza, operava nelle piazze di spaccio di via Palermo e nel rione Villaggio Sant’Agata, con l’aiuto del genero Sebastiano Giovanni Buda, che gestiva le attività di vendita.
L’altro gruppo, invece, era capeggiato da Francesco Platania, noto come «Francu do cemento». La principale base operativa del gruppo era localizzata nel rione San Cristoforo, in una rivendita di prodotti edili, dove venivano effettuate diverse consegne di cocaina ai clienti.
Le indagini hanno rivelato che il traffico di droga aveva come principale canale di approvvigionamento la Calabria, con un corriere che riforniva entrambi i gruppi. L’operazione ha portato all’emissione di misure di custodia cautelare e ha evidenziato l’importante connessione tra le due organizzazioni nel traffico di stupefacenti.