TAORMINA – Il Natale in Sicilia potrebbe tingersi di bianco, almeno sui rilievi. È quanto emerge dall’intervento del meteorologo Daniele Ingemi, ospite a TaoMattina Live su RadioTaormina Tv, condotta da Carmelo Caspanello. Durante la trasmissione, Ingemi ha delineato un quadro meteorologico caratterizzato da un’ondata di aria fredda di origine artica, che interesserà tutta l’Italia e, in particolare, il sud, portando temperature sotto la media stagionale e possibili nevicate sui monti dell’Isola.
“La vigilia e il giorno di Natale saranno segnati da un clima rigido e da nevicate sui Peloritani e altri rilievi siciliani, anche a bassa quota – ha spiegato Ingemi –. Non sarà il classico Natale mite che ha contraddistinto gli ultimi anni”. Inoltre, ha messo in guardia sul forte vento di ponente e maestrale, con raffiche che già nel pomeriggio di oggi (venerdì) potrebbero raggiungere i 120 km/h, causando disagi nelle prossime ore.
Uno sguardo al futuro
Ingemi ha fornito una panoramica sulle tendenze climatiche per il 2025, sottolineando l’impatto sempre più evidente del cambiamento climatico, che aumenta la frequenza e l’intensità di fenomeni estremi come nubifragi e alluvioni. “Non possiamo attribuire singoli eventi al cambiamento climatico, ma l’incremento della loro frequenza è un chiaro sintomo di un clima in evoluzione – ha dichiarato –. In Sicilia, l’assenza di un servizio meteorologico regionale rende necessario un maggiore supporto tecnico agli enti locali per gestire allerte meteo e prevenire situazioni di emergenza”.
Capodanno ancora incerto
Per quanto riguarda il Capodanno, è ancora presto per previsioni dettagliate. Tuttavia, Ingemi ha accennato alla possibilità di un anticiclone che potrebbe portare stabilità, pur con qualche infiltrazione fredda a fine anno.
L’intervento di Ingemi non si è limitato alle festività, ma ha toccato anche il tema dell’efficacia delle allerte meteo, un argomento che interessa soprattutto scuole e amministrazioni comunali. “Le allerte hanno fatto grandi progressi, ma c’è ancora molto da migliorare, soprattutto nella comunicazione e nella gestione delle chiusure scolastiche”, ha concluso.
Un’intervista che ha fornito spunti interessanti per comprendere meglio un Natale e un inverno che si preannunciano decisamente diversi dal solito.