S. TERESA DI RIVA – Il presidente della Regione, Renato Schifani, arriverà mercoledì intorno a mezzogiorno a Santa Teresa di Riva, teatro della violenta mareggiata che ha provocato il crollo di 140 metri del lungomare Giovanni Falcone. Ad accompagnarlo, il sindaco metropolitano di Messina Federico Basile, il dirigente regionale della Protezione civile Salvo Cocina e il soggetto attuatore per il dissesto idrogeologico Sergio Tumminello. «Ringrazio il presidente Schifani per la sensibilità e la rapidità dimostrate – ha dichiarato il sindaco Danilo Lo Giudice –. Questa vicinanza è fondamentale per individuare soluzioni immediate e risollevare la nostra comunità».
Lo Giudice ha annunciato che verrà richiesta la dichiarazione dello stato di calamità naturale, confidando che venga riconosciuta anche a livello regionale per reperire i fondi necessari. Domenica il sindaco, insieme alla giunta e al direttore dell’Ufficio tecnico Francesco Pagano, ha effettuato un sopralluogo con il direttore regionale dei Vigili del Fuoco, Agatino Carrolo, per valutare i danni. Sabato, invece, era stato sul posto Bruno Manfrè, dirigente provinciale della Protezione civile.
Prime stime e interventi in corso
Le prime valutazioni parlano di danni superiori ai 2 milioni di euro. Per ora è stato istituito un senso unico in direzione Messina sul tratto di lungomare danneggiato e si lavora a soluzioni provvisorie, come la posa di massi per riempire il vuoto creatosi e prevenire ulteriori cedimenti. «Serve un sostegno immediato per gestire la fase transitoria e, soprattutto, per avviare un intervento di ripristino strutturale – ha sottolineato Lo Giudice –. Ringrazio Protezione civile e Vigili del Fuoco per il supporto tempestivo».
Le opere di salvaguardia attese
Il sindaco ha evidenziato come i lavori di messa in sicurezza della costa, già appaltati, avrebbero potuto mitigare i danni: «Purtroppo, la burocrazia ha rallentato tutto. Speriamo che la Regione acceleri i tempi per l’avvio delle opere, indispensabili per evitare nuove tragedie».
La visita di Schifani rappresenta un momento cruciale per sollecitare gli interventi necessari e garantire il supporto delle istituzioni regionali a una comunità gravemente colpita.