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Taormina, Manuli all’assessore dopo il blackout del gas: “Perché non si è intervenuti prima?”

Il consigliere comunale chiede chiarezza sulle responsabilità legate alla mancata conformità della rete. "La sicurezza dei cittadini deve essere una priorità".

TAORMINA – L’interruzione della fornitura di gas metano nei centri urbani di Taormina e Castelmola, avvenuta lo scorso 24 gennaio, continua a far discutere. Dopo le spiegazioni fornite da Asm, che ha attribuito il disservizio a un errore tecnico causato dalla presunta mancata conformità dei chiusini della rete gas alle normative vigenti, il consigliere comunale Luca Manuli ha scritto una lettera all’assessore competente per chiedere delucidazioni sull’episodio.

Secondo quanto riportato da Asm, il problema sarebbe derivato da una manovra errata di un tecnico della partecipata, il quale avrebbe agito sulla rete a causa della non conformità dei chiusini alle normative UNI EN 124-1:2015 e UNI 9036. Tuttavia, Manuli ha espresso perplessità su come questa situazione sia emersa soltanto ora, in concomitanza con un episodio così critico.

“Desta molta perplessità il fatto che queste problematiche vengano sollevate solo ora, quando un episodio grave ha reso necessario un intervento immediato”, ha dichiarato Manuli nella sua lettera. Il consigliere comunale ha chiesto se l’amministrazione fosse a conoscenza, anche solo informalmente, delle problematiche relative alla conformità dei chiusini prima di questo episodio. Ha inoltre sollecitato l’assessore a chiarire quali azioni siano state intraprese, o si intenda intraprendere, per evitare il ripetersi di situazioni simili. “È fondamentale – ha aggiunto – che si effettuino verifiche approfondite per accertare eventuali responsabilità, considerando l’importanza di tutelare la sicurezza dei cittadini di Taormina e Castelmola”.

Il ruolo di Asm e le preoccupazioni sui chiusini

Asm, nella sua replica immediata all’accaduto, aveva sottolineato che la non conformità dei chiusini e delle botole di ispezione rappresenta un rischio significativo. “La carenza di segnalazioni adeguate ha tratto in errore il nostro tecnico”, aveva spiegato la partecipata, ribadendo che la normativa UNI EN 124-1:2015 richiede che i chiusini delle reti gas riportino la scritta ‘GAS’ e siano contrassegnati dal colore giallo per una facile identificazione.

Oltre a questa normativa, anche la UNI 9036 impone specifiche disposizioni sulla colorazione delle tubazioni interrate per garantire una corretta identificazione dei servizi. Asm ha inoltre evidenziato di aver già contestato al gestore della rete, 2i Rete Gas, la mancata conformità dell’infrastruttura e di aver richiesto interventi strutturali per adeguarla alle norme di sicurezza.

Manuli: “Massima trasparenza e sicurezza per i cittadini”

“Ritengo fondamentale – ha scritto Manuli – che si faccia luce su quanto accaduto e che i cittadini vengano informati con la massima trasparenza. La sicurezza deve essere una priorità per tutti noi, e non possiamo permettere che eventi simili si ripetano, con rischi potenzialmente gravissimi”.

Le prossime mosse dell’amministrazione

Al momento, l’assessore destinatario della lettera non ha ancora rilasciato dichiarazioni pubbliche, ma il tema potrebbe presto arrivare all’attenzione del consiglio comunale. L’episodio, che ha causato notevoli disagi a famiglie, esercizi commerciali e attività pubbliche, ha sollevato interrogativi sull’efficienza della manutenzione delle infrastrutture e sulla gestione delle emergenze. Nel frattempo, i cittadini di Taormina e Castelmola attendono risposte concrete, auspicando che l’amministrazione comunale adotti tutte le misure necessarie per evitare ulteriori criticità in futuro.