C’era una sfida silenziosa in corso, una battaglia giocata a colpi di voti, di comunità mobilitate, di legami che attraversano il tempo e lo spazio. Alla fine, un borgo ha battuto tutti: Prizzi (Palermo), che con 2.009 voti si aggiudica il primo posto nel contest “Il Mio Dono” di Unicredit, il concorso che distribuisce 200.000 euro a progetti di enti non profit in tutta Italia.
Al secondo posto, Bisacquino (Palermo) con 1.621 voti, mentre sul gradino più basso del podio sale Centuripe (Enna)con 1.363 voti. Il successo è andato oltre i confini siciliani, coinvolgendo anche le comunità di emigrati all’estero, che hanno contribuito a questo risultato con un voto che è anche un segnale di appartenenza.
Cosa hanno vinto e cosa cambierà
I borghi vincitori riceveranno risorse per progetti di restauro e valorizzazione territoriale:
- Prizzi (Palermo) si aggiudica 5.000 euro grazie all’associazione Borghi dei Tesori e investirà la somma nel recupero della torre di avvistamento del castello, simbolo storico del paese.
- Bisacquino (Palermo), con il sostegno di Unicredit, riceverà 5.000 euro per il restauro di un bene individuato con i tre parroci locali, con un focus particolare sulle chiese storiche del borgo.
- Centuripe (Enna), terza classificata, sarà sostenuta dal Gruppo Mangia’s, che ha deciso di investire 3.000 europer il recupero della chiesa dell’Addolorata, edificio centrale nella memoria collettiva del paese.
Ma la competizione non finisce qui: l’invito al mondo dell’impresa è aperto. “Ci auguriamo che altri imprenditori si uniscano a questa iniziativa”, spiega Marcello Mangia, leader del Gruppo Mangia’s. Un appello per salvare i piccoli borghi dalla scomparsa, dando loro non solo risorse, ma attenzione e prospettive concrete.
Il messinese in corsa e la sfida dei borghi dei Nebrodi
Anche il territorio messinese ha preso parte alla competizione con una selezione di borghi che portano con sé storie millenarie e bellezze spesso dimenticate. Tra questi, Alcara Li Fusi (Messina), noto per il suo spettacolare Sentiero dei Grifoni, e San Marco d’Alunzio (Messina), con il suo ricco patrimonio artistico e archeologico.
Il risultato della sfida dimostra che la Sicilia non ha perso il senso di appartenenza ai suoi luoghi più autentici, quelli lontani dalle grandi città ma ancora fortemente legati alla loro storia. La speranza ora è che, grazie a iniziative come questa, anche i borghi del messinese trovino un nuovo slancio, unendo la spinta delle comunità locali a un sostegno concreto da parte di istituzioni e imprese.
Non è solo un premio, ma un segnale: la Sicilia guarda ai suoi borghi, e il futuro potrebbe essere proprio lì.