Nel grande mosaico della street art mondiale, la Sicilia lascia il segno. Rusulia, il murale realizzato da Igor Scalisi Palminteri nel quartiere Sperone di Palermo, è stato riconosciuto come il sesto murale più bello al mondo nella categoria People’s Choice degli Street Art Awards 2024, promossi dalla piattaforma internazionale Street Art Cities. Un traguardo che non è solo artistico, ma sociale e culturale, perché dietro ogni pennellata c’è una comunità che ha scelto di cambiare il proprio destino.
Un riconoscimento internazionale per Palermo e la sua arte urbana
La piattaforma Street Art Cities, che documenta oltre 70.000 opere in 1.850 città di più di 100 paesi, è oggi uno dei riferimenti più autorevoli per l’arte urbana. Ogni anno, gli Street Art Awards premiano i migliori murales del mondo, suddividendoli in tre categorie:
- Expert Choice, assegnato da una giuria internazionale;
- Artist Choice, votato dagli stessi artisti;
- People’s Choice, la categoria più seguita, dove il pubblico globale esprime le proprie preferenze.
Ed è proprio in quest’ultima classifica che Rusulia ha scalato le posizioni, arrivando a rappresentare la prima opera italiana tra le più votate al mondo.
Rusulia: un’opera che riscrive la storia dello Sperone
Rusulia non è un murale come gli altri. È il volto di Santa Rosalia, patrona di Palermo, dipinto in un quartiere che ha vissuto per decenni nell’ombra. Lo Sperone, spesso associato a marginalità e degrado, sta invece riscrivendo la propria narrazione attraverso l’arte. Il murale di Scalisi Palminteri è il simbolo di una rinascita collettiva, il manifesto visivo di una comunità che ha scelto di alzare la testa.
La sua realizzazione è stata possibile grazie all’impegno congiunto di numerose realtà locali, dalla Parrocchia San Marco Evangelista, che ha commissionato l’opera nell’ambito della manifestazione Metamorfosi di un fiore, dalla rosa al giglio, ai collettivi Sperone167 e VediPalermo, che da anni lavorano per il recupero urbano attraverso l’arte.
Le parole di Igor Scalisi Palminteri
L’artista ha accolto il riconoscimento con gratitudine, ma anche con una riflessione più profonda sul senso della vittoria:
“Non nascondo che ho sperato di vincere, ma mi sono chiesto cosa significhi davvero vincere. Se vincere significa solo arrivare primi in una competizione, sarebbe una soddisfazione personale, ma nulla di più. Ma se vincere significa dare voce a una comunità, raccontare una periferia che vuole cambiare, dimostrare che sempre più persone credono nella trasformazione – anche quelle che hanno perso la speranza – allora sì, abbiamo vinto. Questo murale non è più mio, è dello Sperone.”
Un concetto ribadito dallo stesso artista parlando della figura di Santa Rosalia:
“Ogni quartiere dovrebbe avere una Santa Rosalia. Per ognuno di noi, palermitani e non, rappresenta qualcosa di intimo e personale. Per me è la donna che si allontana dagli stereotipi, che sceglie di vivere, pensare e agire liberamente, in una società che invece cerca di costringerla dentro gabbie invisibili.”
Un’interpretazione che trasforma il murale in un manifesto visivo della libertà e del riscatto sociale.
Un momento di condivisione con la città
Per celebrare questo traguardo e continuare a dare voce alla comunità dello Sperone, martedì 11 febbraio alle ore 17:00in Via Sacco e Vanzetti, di fronte al murale, si terrà un incontro aperto al pubblico.
L’arte urbana come strumento di trasformazione
Rusulia non è solo un murale: è una dichiarazione d’intenti. Palermo, da sempre crocevia di culture, continua a dimostrare che l’arte può essere una chiave di riscatto per i quartieri più difficili. Lo Sperone oggi non è più solo un luogo ai margini, ma un laboratorio di creatività, un punto di riferimento nel panorama internazionale della street art.