A torto o a ragione
L'EMERGENZA

“Noi sindaci in trincea, non eroi”. Francilia a RadioTaormina Tv: “Territori fragili, servono interventi”

Il sindaco di Furci Siculo: dal salvataggio nel sottopasso ai rischi idrogeologici, l'emergenza non è finita
Condividi su:

FURCI SICULO – L’eccezionale ondata di maltempo che ha colpito il territorio jonico messinese ha messo ancora una volta in evidenza la fragilità di un’area esposta a rischi idrogeologici sempre più frequenti. A parlarne, ai microfoni di RadioTaormina Tv nella trasmissione TaoMattina Live condotta da Carmelo Caspanello, è stato il sindaco di Furci Siculo, Matteo Francilia, protagonista di un salvataggio che ha fatto il giro dei media nazionali.

Durante l’intervista, Francilia ha raccontato in prima persona i drammatici momenti vissuti domenica scorsa, quando un automobilista è rimasto intrappolato nell’acqua alta del sottopasso adiacente al campo da tennis del paese. Senza esitare, il primo cittadino si è immerso nell’acqua insieme all’assessore Agatino Pistone e all’agente di polizia locale Giuseppe Triolo, riuscendo a trarre in salvo l’uomo, che si era rifugiato sul tettuccio dell’auto. Un’azione che ha ricevuto il plauso del vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, il quale ha sottolineato su X il valore del gesto compiuto dal sindaco.

Ma l’episodio del salvataggio è solo uno dei tasselli di una situazione ben più ampia e complessa. Nel corso dell’intervista, Francilia ha espresso preoccupazione per il rischio esondazione del torrente Pagliara e per i danni alle infrastrutture locali. “Abbiamo evitato il peggio, ma i danni sono ingenti. Con il supporto della Protezione civile e dei mezzi a disposizione, abbiamo operato per liberare le strade dai detriti e portare soccorso a una frazione di 50 persone, Artale, rimaste isolate”, ha spiegato il sindaco.

Francilia ha quindi lanciato un appello per interventi strutturali e un piano di sicurezza che non sia più rinviabile. “Ora siamo concentrati sulle emergenze più urgenti, ma servirà un piano di interventi per la sicurezza del territorio. La conta dei danni sarà solo il primo passo verso una messa in sicurezza generale”, ha affermato. Un’intervista che ha messo in luce non solo il coraggio del primo cittadino, ma anche le difficoltà e le sfide di un territorio che necessita di interventi concreti per prevenire future tragedie. L’appello è chiaro: non si può più aspettare.