Sanremo si prepara a vivere una nuova edizione del suo Festival della canzone Italiana. A poche ore dall’inizio della nuova edizione si è tenuta la conferenza stampa di apertura dell’evento. Presenti il sindaco di Sanremo, Alessandro Mager, il direttore dell’intrattenimento Prime Time Rai, Marcello Ciannamea, il direttore artistico Carlo Conti e i co-conduttori della prima serata Antonella Clerici e Gerry Scotti.
L’esordio di Carlo Conti in conferenza stampa
“Siete molti di più del mio ultimo festival del 2017”, ha esordito Conti, prima di ricordare la storica firma di Repubblica Ernesto Assante, scomparso prematuramente lo scorso 26 febbraio 2024, ringraziare gli sponsor, Rai Pubblicità e la dirigenza.
Nessuna competizione con le edizioni passate
Domani, martedì 11 febbraio, il sipario dell’Ariston si alzerà per accogliere i 29 artisti in gara e Carlo Conti ha dichiarato di voler realizzare un festival degno della sua tradizione, sottolineando di non voler competere con i record di ascolto di Amadeus: “Non mi interessa la sfida degli ascolti, voglio solo fare un buon prodotto. E poi sono cambiati i numeri, sono cambiate le durate, abbiamo le partite… per me non è una sfida, non ho niente da dimostrare, sennò non l’avrei fatto”.
Il direttore artistico ha poi rivelato di aver ricevuto un messaggio da Amadeus, con il quale ha da sempre un ottimo rapporto.
Un omaggio a Ezio Basso
“Delle mie tre edizioni ci sono momenti che restano nel mio cuore uno di questi è quello di aver avuto l’onore di ospitare e far conoscere a gran parte dell’Italia il maestro Ezio Bosso. Inizierò il festival con il suo ricordo” ha dichiarato Conti.
Un Festival senza monologhi ma con un messaggio di pace
Un’importante novità riguarda l’eliminazione dei monologhi tradizionali, considerati superati. Il direttore artistico ha invece scelto di trasmettere messaggi importanti attraverso la musica. “Si può dire qualche cosa di importante anche con la musica. Nella prima serata ci saranno la cantante israeliana Noa e la palestinese Mira Awad per un messaggio di pace con la canzone Imagine”, ha dichiarato il Conti.
Angelina Mango e le nuove proposte
“Angelina Mango non l’ho chiamata ancora perché so che è in un periodo di riflessione, vediamo nei prossimi giorni. Magari ci sarà una sorpresa”, ha affermato Carlo Conti. Ha poi precisato che non è una regola avere alla prima serata del Festival il vincitore dell’anno precedente, prassi introdotta da Amadeus. “Nella serata del sabato non si esibirà il vincitore delle Nuove proposte, da me fortemente volute. Il vincitore avrà il suo momento, ma non sabato sera”, ha aggiunto.
L’Eurovision e la selezione del rappresentante italiano
In merito all’Eurovision il direttore Fasulo ha sottolineato come negli ultimi anni, soprattutto dopo i Måneskin, la visione dell’Eurovision sia cambiata, così come è cambiato il format dell’Eurovision. “Andremo in ordine di piazzamento. Gli Stadio vinsero il Festival nel 2016 ma poi passarono la mano a Francesca Michielin. Sarà così anche quest’anno”.
I conduttori e il ritorno del DopoFestival
Antonella Clerici e Gerry Scotti affiancheranno Conti nella prima serata, contribuendo a dare un tocco di familiarità allo show. Riferendisi ai colleghi ha sottolinato “sono straordinari, due amici. Antonella è una sorella vera e propria e anche Gerry è diventato un fratello. Sono due colonne della tv e non hanno bisogno di presentazioni, per me è veramente un regalo averli accanto”. In ricordo di un grande collega ha poi aggiunto: “Per me ci sarebbe stato un quarto elemento su quel palco, Fabrizio Frizzi”. Inoltre, torna il DopoFestival, con Alessandro Cattelan alla conduzione, affiancato da Selvaggia Lucarelli e Anna Dello Russo.
Le parole di Antonella Clerici e Gerry Scotti
“E’ stata una gioia ricevere questa notizia, non me lo aspettavo, il suo invito è arrivato all’ultimo. Devi dirmi di si, mi ha detto e così ho detto di si. Durante le prove sul palco in questi giorni ci siamo divertiti tantissimo e speriamo di riuscire a trasmettere tutto questo al pubblico” ha dichiarato Antonella Clerici, seguita da Gerry Scotti. “Sono l’uomo che ha presentato meno Sanremo in Italia” esordisce simpaticamente Gerry Scotti “è una bella emozione, un regalo quello che mi avete fatto. Vi ringrazio di cuore perchè mi avete fatto sentire amato e accolto”.
Sanremo e la politica
Interrogato sulla posizione politica del Festival, Carlo Conti ha affermato: “Mi dichiaro antifascista? Certo che sì. Ma siamo nel 2025. Non dobbiamo mai dimenticare quello che hanno fatto i nostri genitori e nonni per noi”.
Le semifinali e la finale delle nuove proposte
“Le due semifinali saranno in testa alle puntate di martedì e mercoledì. Mentre la finale di giovedì sarà in coda alla serata”, ha annunciato Conti.
Orari del Festival
Carlo Conti ha assicurato di voler mantenere tempi ragionevoli: “Martedì, venerdì e sabato saranno un po’ più lunghe. Ma non voglio arrivare alle 2, anche perché non riuscirò. La scaletta dice per orario di chiusura 1.20 la prima sera, 1.30 la serata delle cover, 1.40 il sabato per la finale. Le altre due dovrebbero chiudersi per l’1.10”.
Sanremo e l’uso dell’autotune
“Oggi come oggi molti cantanti lo usano. Alcuni non sono stati accettati, altri sì. Ma bisogna essere al passo con i tempi, con la logica e con quello che piace a tutti noi. Comunque le grandi voci non mancano”, ha spiegato Conti.
Sanremo, la sua storia e il pubblico
“Per me Sanremo è casa, ci sono venuto per la prima volta nel 1985 e sono ancora qui dopo 40 anni”, ha concluso Conti, sottolineando come il Festival continui ad attrarre un pubblico trasversale e affezionato.
Oggi le prove
“Oggi le prime prove in teatro, aperte a tutti fino a esaurimento posti” le parole di Marcello Ciannamea, Direttore Intrattenimento Prime Time.
Il Festival e la sua identità storica
“La forza di Sanremo è essere Sanremo. Non credo nelle innovazioni: ognuno di noi ci mette qualcosa ma poi il Festival resta quello. Ci possono essere tante sfumature, ma Sanremo resta Sanremo. E tutti cantano Sanremo”.