PALERMO – Definire regole chiare e uniformi per la limitazione dei mandati dei sindaci in Sicilia, evitando l’incertezza normativa che spesso caratterizza il periodo pre-elettorale. È questo l’obiettivo del disegno di legge presentato dal gruppo parlamentare di Sud Chiama Nord, che mira a recepire nell’ordinamento regionale le disposizioni dell’articolo 51 del Testo Unico degli Enti Locali (D.Lgs. 267/2000).
“La politica non può continuare a tenere i sindaci nel limbo fino all’ultimo minuto, creando confusione su regole fondamentali per la continuità amministrativa e la programmazione del territorio”, afferma Danilo Lo Giudice, coordinatore regionale di Sud Chiama Nord. “Per questo motivo, abbiamo proposto un intervento normativo che stabilisca limiti precisi in base alla popolazione del Comune, evitando incertezze e discrezionalità nell’interpretazione delle norme”.
Secondo il ddl, nei comuni con oltre 15.000 abitanti, il sindaco non potrà essere rieletto per un terzo mandato consecutivo. Nei comuni con una popolazione compresa tra 5.000 e 15.000 abitanti, sarà possibile un massimo di tre mandati consecutivi. Per i centri con meno di 5.000 abitanti, invece, non verranno applicate limitazioni, riconoscendo la peculiarità di queste amministrazioni, spesso caratterizzate da una ridotta disponibilità di candidati e dalla necessità di garantire continuità nella gestione locale.
“L’approvazione di questa legge garantirà maggiore trasparenza e uniformità nell’applicazione delle disposizioni nazionali sul territorio siciliano”, sottolinea Lo Giudice. “A pochi mesi dalle elezioni amministrative, è inaccettabile che ancora oggi non ci sia certezza sulle regole da applicare. I sindaci devono poter pianificare il futuro delle loro comunità senza subire decisioni dell’ultimo momento, che mettono a rischio la stabilità amministrativa e la capacità di programmazione degli enti locali”.