Con l’avvio della 75esima edizione del festival della canzone italiana, condotta da Carlo Conti, la città dei fiori è tornata alla riabalta. Le sue vie e le sue piazze sono gremite di turisti e fan della kermesse, che sperano di poter incontrare ed immortalare i loro artisti preferiti, costruendo ricordi indelebili.
Ma l’attenzione non è rilegata esclusivamente al teatro dell’Ariston, tutta la città si trasforma in un vero e proprio palcoscenico ed ogni angolo può riservare una sorpresa. Lo sanno bene i cantanti in gara, che per i loro fan, hanno riservato dei veri e propri pop-up, ovvero spazi temataci tra locali, ristoranti e negozi realizzati ad oc per rappresentare e promuovere i loro brani in gara.
Gelateria Lollipop: il pop-up store di Sarah Toscano
Ne è un esempio la gelatateria “Lollipop” di Sarah Toscano in Piazza Colombo. Il pop-up store è ispirato alla passione per il gelato della cantante, in gara al festival con il brano “Amarcord”. I gusti sono una sorpresa, che l’artiste vuole riservare esclusivamente a chi passerà a trovarla, ma ognuno di esso è dedicato ad un artista in gara al Festival, una sorta di omaggio ai cantanti di quest’anno.
Ma non solo gelato, la cantante ha deciso di sorprendere i fan anche con dei gudget ispirati al brano, delle magliette Amarcord , che ha lanciato da una finestra proprio sopra la gelateria, che tutti i suoi fan potranno indossare sostenendo l’artista.
Il debutto di Sarah Toscano a Sanremo
Per il suo esordio al Festival , Sarah Toscano porta con sé un carico di emozioni, ricordi e un brano intriso di malinconia: “Amarcord”. La giovane artista, appena diciannovenne, si è fatta conoscere e apprezzare dal grande pubblico grazie alla sua partecipazione alla 23ª edizione di “Amici di Maria De Filippi”, che l’ha vista trionfare. Ora, il palcoscenico dell’Ariston rappresenta la sua nuova sfida, un’occasione per consolidare il suo talento e mostrare un lato più maturo della sua musica.
Il significato di Amarcord
“Amarcord”, il titolo della sua canzone, richiama immediatamente il celebre film di Federico Fellini del 1973. Tuttavia, come chiarisce la stessa Sarah Toscano, il brano non ha un collegamento diretto con la pellicola del maestro riminese. Piuttosto, si tratta di un viaggio personale nei ricordi di un amore passato, un’esperienza rivissuta attraverso la lente della nostalgia e della consapevolezza: “vivo o meglio rivivo un’esperienza amorosa, faccio le mie considerazioni e vado avanti. A volte ripercorrere i ricordi fa bene, fa prendere consapevolezza”.
Un viaggio tra ricordi e musica
Il testo di “Amarcord” è un susseguirsi di immagini suggestive, dove i dettagli del passato si fondono con il presente in un continuo contrasto tra ciò che è stato e ciò che resta. L’ambientazione iniziale in un luna park introduce un’atmosfera sognante e nostalgica, in cui i colori vividi del passato si dissolvono nella malinconia del presente.
La parola “Amarcord”, che in dialetto romagnolo significa “mi ricordo”, diventa la chiave di lettura dell’intero brano: un tuffo nei ricordi che, se da un lato possono ferire, dall’altro permettono di crescere e andare avanti.
Nei versi del brano, la cantante cita un classico intramontabile della musica mondiale, “La vie en rose” di Édith Piaf. L’accostamento tra la spensieratezza di un amore passato e il presente privo di quella stessa magia rafforza il senso di malinconia che attraversa l’intero pezzo.
Il percorso di Sarah Toscano dopo Sanremo
Con “Amarcord”, Sarah Toscano si presenta al pubblico sanremese con una canzone che gioca tra ricordi, musica e introspezione, un debutto, il suo che potrebbe rivelarsi il primo passo di una carriera luminosa nel panorama musicale italiano.