Cavalleria Rusticana
IL CASO

VIDEO Partecipate a Taormina, De Luca risponde al Pd: “Critiche assurde da chi ha portato la città al dissesto”

Il sindaco: "Un modello innovativo che tutta Italia guarderà con interesse"

TAORMINA – “Sentire queste parole da chi ha portato Taormina al dissesto è paradossale”. Il sindaco Cateno De Luca non usa mezzi termini per replicare agli attacchi del Pd locale, che ha espresso forte dissenso sull’istituzione di quattro nuove società partecipate per la gestione dei servizi comunali. “Fa parte della politica ascoltare dichiarazioni assurde da chi non ha mai avuto una visione per Taormina e, quando ha amministrato, l’ha accompagnata al baratro”.

Il Pd, nella sua nota, ha criticato l’iniziativa, affermando che “creare nuove partecipate significherebbe rischiare di replicare errori del passato, come già avvenuto con Messinambiente e gli Ato, che hanno lasciato strascichi finanziari pesanti per i comuni siciliani”. I democratici sostengono che “una società ha costi fissi importanti: stipendi per presidenti e consiglieri di amministrazione, spese per uffici e personale. Bisogna chiedersi se tutto ciò porti reali benefici ai cittadini o solo nuovi centri di spesa”.

Secondo De Luca, l’amministrazione attuale ha già dimostrato la propria capacità di governo: “In un anno e mezzo non solo abbiamo risolto il dissesto, ma abbiamo creato una struttura amministrativa innovativa. Da Taormina lanceremo un modello che tutta Italia guarderà con interesse”.

Partecipate per la gestione locale, non per creare poltrone

Il primo cittadino entra nel dettaglio del progetto: “Si parte dalle criticità comuni a molti enti locali: tributi e patrimonio. Oggi ci affidiamo a società private, spesso del Nord o addirittura estere. Con due partecipate, gestiremo direttamente la riscossione dei tributi, mantenendo le risorse sul territorio”.

Un’altra società si occuperà del patrimonio comunale, che, come ammette De Luca, “non è neanche censito o catalogato, un problema che riguarda molti comuni”. Il progetto si estenderà anche ad altri enti: “Lo condivideremo con tutti i comuni che vorranno aderire, per diffondere modelli di buona amministrazione”.

Il Pd, tuttavia, teme che questa scelta possa portare “a un incremento della burocrazia e a una gestione più lenta ed inefficiente”. Nella loro nota, i democratici sottolineano che “ciò che funziona per Messina non è detto che funzioni per Taormina” e accusano il sindaco di voler accorpare la città sotto la gestione della Città Metropolitana.

Un nuovo approccio ai servizi sociali e alla cultura

De Luca annuncia anche una partecipata dedicata ai servizi sociali: “Con la riqualificazione delle Rocce, già in corso, servirà una gestione innovativa, in sinergia con la Città metropolitana. Villa Zucchero e altri servizi, come le colonie estive, rientreranno in questa nuova struttura pubblica, superando l’attuale gestione privatistica”.

Infine, la quarta partecipata sarà la “Fondazione Taormina in the World”, che avrà un ruolo strategico nella valorizzazione del brand cittadino: “Non solo promuoverà il nome di Taormina nel mondo, ma definirà un disciplinare di qualità per i servizi urbani. Stiamo creando un modello che sarà preso ad esempio da molte altre realtà”.

La stoccata finale al Pd

“Non ci impressionano certe critiche, anzi” conclude il sindaco. “Abbiamo già dimostrato con i fatti che la nostra visione amministrativa funziona. Chi ha portato Taormina al dissesto dovrebbe avere almeno il buon senso di non parlare di gestione fallimentare”.

Il Pd, nella sua nota finale, accusa il sindaco di voler creare “nuove poltrone e incarichi per professionisti della politica piuttosto che migliorare la qualità dei servizi”. “Non c’è alcun beneficio per Taormina, ma solo per chi cerca nuove rendite di posizione”, affermano i democratici. Un’accusa a cui De Luca risponde con fermezza: “Noi stiamo costruendo un modello innovativo e chi ci attacca lo fa solo per difendere vecchie logiche politiche che hanno già fallito”.