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SANITA'

Dipendenze e disagi giovanili, il Piano dell’Asp per le scuole passa anche da Taormina

L’iniziativa “Scuole che promuovono salute” coinvolge anche gli istituti della fascia jonica per sensibilizzare studenti e docenti

TAORMINA – La prevenzione inizia tra i banchi di scuola, questo il fulcro del progetto “scuole che promuovono salute”, promosso dall’azienda sanitaria provinciale (Asp) di Messina, che coinvolgerà anche gli istituti scolastici di Taormina e della fascia jonica. L’iniziativa, inserita all’interno del “piano regionale della prevenzione 2020-2025”, punta a sensibilizzare studenti e docenti su tematiche sempre più attuali e preoccupanti riguardanti le dipendenze comportamentali, l’abuso di sostanze e di alcol, la dipendenza da internet e i disturbi del comportamento alimentare.

Il ruolo della scuola nella prevenzione

Secondo il direttore del dipartimento di salute mentale dell’Asp, Giuseppe Rao, la promozione della salute non riguarda solo la sfera individuale, ma un processo collettivo che coinvolge il contesto sociale ed economico di riferimento. “La scuola rappresenta un punto di riferimento per la comunità locale, un vero e proprio centro civico capace di attivare iniziative a favore del benessere psicofisico degli studenti”, ha dichiarato Rao. L’obiettivo del progetto è quindi quello di fornire ai giovani strumenti concreti per affrontare le sfide quotidiane, rafforzando le loro capacità di resilienza e promuovendo scelte di vita salutari. L’intervento dell’Asp sarà strutturato in modo capillare, coprendo tutte le aree della provincia di Messina, comprese Taormina, Giardini Naxos, Santa Teresa di Riva e Furci Siculo.

Un’emergenza in crescita tra i giovani

I dati forniti dagli esperti confermano l’urgenza di un’azione mirata, mostrando come un adolescente su quattro soffra di ansia, depressione e disturbi alimentari come anoressia, bulimia e binge-eating disorder, aumentati secondo l’Istituto Superiore di Sanità, del 30% negli ultimi tre anni su tutto il territorio nazionale. A crescere è anche il fenomeno dell’isolamento sociale e della dipendenza da internet, con un incremento significativo dei casi di hikikomori, giovani che scelgono di non uscire più di casa e di vivere esclusivamente nel mondo virtuale. Un altro fenomeno preoccupante è la drunkoressia, che consiste nell’associare il consumo di alcolici a digiuni prolungati per perdere peso.

L’aumento del disagio giovanile è stato aggravato dalla pandemia di Covid-19, come evidenziato dal Direttore Generale dell’Asp, Giuseppe Cuccì, “l’età di esordio dei disturbi psichiatrici si sta abbassando, con circa il 50% dei disturbi che si manifesta prima dei 14 anni” per questo motivo, l’intervento nelle scuole diventa fondamentale, potendo così individuare i primi segnali di malessere e fornire il supporto adeguato.

Dipendenze e nuove sfide digitali

L’era digitale ha portato alla diffusione di nuove forme di dipendenza tra gli adolescenti, che stanno sviluppando una relazione sempre più problematica con videogiochi, social network e smartphone, con un uso compulsivo che comporta l’isolamento e la riduzione delle capacità relazionali. L’abuso di Internet, ne è un esempio, con fenomeni estremi come l’isolamento sociale volontario e la difficoltà nel mantenere rapporti interpersonali nella vita reale. Un altro campanello d’allarme è dato dalla diffusione dell’autolesionismo, fenomeno attraverso il quale sempre più giovani, fanno ricorso a tagli e ferite come espressione del loro disagio mentale. In alcuni casi, questi comportamenti sono accompagnati da pensieri suicidari, motivo per cui l’intervento precoce, diventa fondamentale per scongiurare esiti drammatici.

Un programma di prevenzione a 360 gradi

Il progetto “scuole che promuovono salute” prevede un approccio integrato, in collaborazione con il servizio di psicologia dell’Asp, l’ufficio scolastico Regionale e gli Enti del terzo settore. Attraverso incontri e attività mirate, gli studenti verranno coinvolti in percorsi di formazione su life skills e resilienza, per imparare a gestire stress, emozioni e relazioni in modo sano ed equilibrato. Le azioni progettuali sono rivolte non solo agli studenti, ma anche al personale docente, con incontri di formazione specifici. L’iniziativa coprirà tutte le aree della provincia di Messina, suddivise nelle seguenti zone:

  • Zona 1 – Fascia nebroidea (Mistretta, Caronia, Sant’Agata di Militello, Santo Stefano di Camastra e Tortorici);
  • Zona 2 – Fascia tirrenica / Barcellona (Barcellona Pozzo di Gotto, Castroreale, Terme Vigliatore, Capo d’Orlando, Patti, Brolo e Naso);
  • Zona 3 – Fascia tirrenica / Milazzo (Milazzo, Spadafora e Lipari);
  • Zona 4 – Fascia jonica (Francavilla di Sicilia, Taormina, Santa Teresa di Riva, Furci Siculo, Giardini Naxos);
  • Zona 5 – Messina.

Taormina e la sfida per il benessere giovanile

Taormina, con il suo ruolo di polo culturale e turistico della Sicilia, si trova ad affrontare sfide importanti legate al disagio giovanile, spesso amplificato dalla pressione sociale e dalle nuove dinamiche digitali. Il coinvolgimento delle scuole locali in questa iniziativa rappresenta un’opportunità fondamentale per creare un ambiente scolastico più inclusivo e attento ai bisogni degli studenti. Grazie a questa sinergia tra sanità pubblica e istituzioni educative, la speranza è quella di fornire ai ragazzi non solo conoscenze, ma anche strumenti pratici per affrontare con consapevolezza il proprio percorso di crescita. “Investire sulla salute mentale dei giovani significa investire sul futuro della nostra comunità”, conclude Rao.