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INTERVISTA Mariagrazia La Fauci, dall’America a Pezzolo per far rivivere il villaggio con l’arte

La storia di una donna che ha deciso di trasferirsi in Sicilia, per ridare vita al piccolo borgo dei suoi genitori
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MESSINA – “L’America è lontana”, canta Lucio Dalla, ma lo è ancora di più quando nel cuore porti il luogo d’origine. Tra le colline di Messina, un filo invisibile che ti riporta sempre a casa, anche quando la vita ti ha portato altrove.

Mariagrazia La Fauci è recentemente tornata a vivere a Pezzolo, un piccolo borgo sui Peloritani. Pur essendo nata negli Stati Uniti, le sue radici affondano profondamente in questo luogo: i suoi genitori, entrambi originari di Pezzolo, emigrarono in America circa cinquant’anni fa. Lì hanno costruito la loro casa e la loro vita, ma Mariagrazia ha sempre trascorso le sue estati in Sicilia, sviluppando un forte legame con il territorio.

“Negli Stati Uniti è raro che i bambini possano camminare liberamente per le strade per andare a scuola o a casa di un amico. Qui a Pezzolo, invece, potevamo correre per le strade liberamente e tranquillamente, anche da piccoli. Era un posto che amavo. Ricordo che da bambina portavo pennelli e colori e mi mettevo sul balcone di mia nonna a dipingere, leggere, scrivere”.

Nel corso degli anni, però, Mariagrazia ha assistito a molti cambiamenti nel borgo. Come molte altre località del sud Italia, anche Pezzolo ha vissuto la diaspora giovanile, con la conseguente chiusura di molte attività locali: il bar, la scuola elementare, la posta, le botteghe e persino l’ambulatorio medico. Oggi l’unica attività rimasta aperta è una macelleria.

“Crescendo, ho visto piano piano il mio villaggio scomparire. Tornavo ogni anno in estate e ogni volta notavo un pezzo in meno. Così ho sentito la necessità di fare qualcosa”.

Dopo essersi laureata in Storia dell’Arte alla Brown University, negli Stati Uniti, Mariagrazia ha deciso di seguire la sua passione per il teatro, nonostante le iniziali perplessità dei genitori, che l’avrebbero preferita avvocato o medico: “Il teatro è sempre stato ciò che mi ha attirato, che non mi lasciava in pace. Sapevo che con il teatro potevo fare del bene e che potevo contribuire a qualcosa di importante. Così ho pensato di fare qualcosa di artistico proprio per Pezzolo”.

Nel 2016, dopo due anni di progettazione, ha fondato la compagnia teatrale Trinacria Theatre, con l’idea di portare a Pezzolo un gruppo di artisti per un soggiorno creativo. Il primo spettacolo, ispirato al mito di Colapesce, è stato rappresentato nella piazza del borgo: “Volevo ricreare quelle estati in cui, da bambina, mi lasciavo ispirare dalla bellezza del luogo per creare arte. Ho capito che coinvolgere la comunità in questo processo creativo poteva ridare vita al borgo e creare nuove opportunità economiche e sociali”.

Un esempio concreto di questa rinascita è stata l’apertura del Sentiero Bettaci, un antico percorso ripristinato grazie all’iniziativa di un gruppo di giovani volontari di Pezzolo. Questo sentiero, un tempo utilizzato per raggiungere il fiume e il vecchio mulino, oggi accoglie escursionisti e amanti del trekking.

Il cambiamento più grande per Mariagrazia, però, è stato il suo trasferimento definitivo da Boston a Pezzolo: “Passare da una grande città a un piccolo borgo è stato un grande cambiamento, ma qui ci sono le mie radici, la mia famiglia e una vita che a Boston non avrei mai potuto avere. La più grande soddisfazione? Svegliarmi ogni mattina e vedere questo panorama, aprire la finestra e salutare le persone”.

Oggi Pezzolo sta lentamente riprendendo vita grazie a iniziative culturali e comunitarie, come le feste natalizie e i festeggiamenti di Carnevale per i bambini. “Non mi sento un esempio, ho solo seguito l’esempio di tanti altri. Ma spero che ciò che facciamo con Trinacria Theatre possa essere un modello non solo per Pezzolo e Messina, ma per tutte quelle comunità che si sentono abbandonate. Vorrei che Pezzolo diventasse un simbolo di rinascita, un luogo in cui la magia possa tornare a vivere”.