INTERVISTA “Autostrada chiusa, traffico in tilt”. Lombardo su RadioTaormina Tv: “Servono più controlli. Chiedo incontro in Prefettura”

Una domenica di passione per gli automobilisti lungo la costa jonica. La chiusura dell’autostrada A18 tra Tremestieri e Roccalumera, necessaria per interventi di messa in sicurezza, ha mandato in tilt la Statale 114, trasformandola in un imbuto di traffico congestionato. Lunghe code, deviazioni obbligate e mezzi pesanti in circolazione nonostante il divieto festivo hanno reso complicato il transito tra Messina e Catania.

Tra i punti critici, Alì Terme e Scaletta Zanclea, dove il senso unico alternato sulla passerella del torrente Nisi e la contemporanea presenza di camion sulle strette carreggiate hanno causato rallentamenti significativi. I lavori al km 11 si sono conclusi nei tempi previsti, anzi in anticipo di un’ora, ma restano confermate le chiusure notturne del 23 e 31 marzo per il monitoraggio della galleria Piano Cutiri.

Sulle criticità riscontrate e sulle possibili soluzioni per ridurre i disagi futuri è intervenuto Giuseppe Lombardo, deputato regionale e sindaco di Roccalumera, nel corso della trasmissione TaoMattina Live su Radio Taormina Tv, condotta da Carmelo Caspanello.

“Giornata pesante, qualcosa non ha funzionato”

“Quella di ieri è stata una giornata molto complicata. Qualcosa non ha funzionato nei controlli: a Tremestieri e a Roccalumera si è verificato un flusso anomalo di mezzi pesanti, nonostante il divieto festivo. Abbiamo chiesto un nuovo tavolo Cov (Coordinamento per l’ordine e la Viabilità) prima della prossima chiusura per garantire un controllo più efficace” ha dichiarato Lombardo.

Il sindaco ha evidenziato come il sovraccarico della Statale 114 fosse prevedibile e che la gestione del traffico “avrebbe dovuto essere più attenta, soprattutto nelle zone già soggette a criticità”.

Lombardo ha inoltre segnalato problemi legati alla chiusura dello svincolo di Taormina in direzione Catania, che ha costretto molti automobilisti a giungere sino a Roccalumera, appesantendo ulteriormente la situazione.

In allegato l’intervista integrale