Crisi di nervi
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A Messina la prevenzione si fa con il cuore, il Rotary accende i riflettori sui tumori al femminile

Dal gene Brca alla chirurgia di precisione, un incontro tra scienza e umanità per promuovere diagnosi precoce, consapevolezza e sostegno nel percorso di cura

MESSINA – Informare, sensibilizzare, offrire strumenti concreti per la prevenzione, ma soprattutto essere presenti con competenza e umanità. Questo lo spirito che ha animato l’incontro “Tumori al femminile: dai test genetici Brca alla chirurgia di precisione”, organizzato dal Rotary Club Messina-Stretto di Messina. Un evento, quello che si è svolto nei giorni scorsi al Royal Palace hotel, fortemente voluto dal presidente del club Rocco Vaccarino insieme alla vice presidente Agata Labate e al presidente della commissione medica ed ex presidente Rotary, Antonio Albanese, la cui sinergia ha saputo coniugare rigore scientifico e sensibilità sociale, raccogliendo il consenso e l’interesse di una platea attenta e partecipe.

Brca, il gene che può salvare la vita

Ad aprire il dibattito, la relazione della professoressa Livia Manzella, genetista dell’Università di Catania, che ha approfondito il tema delle mutazioni genetiche Brca1 e Brca2, notoriamente associate ad un aumento significativo del rischio di sviluppare tumori al seno e all’ovaio. Mutazioni ereditarie, trasmissibili dai genitori ai figli, che in alcune donne comportano una probabilità fino al 65% di sviluppare un tumore mammario e fino al 50% per il carcinoma ovarico. La professoressa, attraverso l’intervento, ha sottolineato l’importanza che appartiene ad una corretta diagnosi genetica preventiva, soprattutto nei soggetti con familiarità oncologica, ricordando che, dal 20 dicembre 2019, anche la regione siciliana ha riconosciuto l’esenzione D99 per le portatrici delle mutazioni Brca. Una misura che consente l’accesso gratuito al test genetico, disponibile oggi in un numero crescente di centri specializzati in tutta l’Isola, grazie all’aggiornamento del Pdta (percorso diagnostico terapeutico assistenziale) dedicato.

Prevenzione e chirurgia di precisione, le armi per combattere la paura

Il valore della prevenzione oncologica è stato ulteriormenete ribadito nel corso dell’evento dal dottor Pietro Spadaro, ex governatore della Lilt e responsabile dell’unità operativa di oncologia medica presso la clinica Villa Salus di Messina, ricordando come lo screening precoce, unito alla conoscenza dei fattori di rischio, possano salvare vite, evitando che la diagnosi arrivi troppo tardi.

Ad illustrare le moderne tecniche chirurgiche è stata la dottoressa Maria Grazia Lo Schiavo, chirurgo senologo dell’ospedale Papardo di Messina. Con professionalità e passione, la specialista ha spiegato i principi della chirurgia di precisione e della chirurgia profilattica, sottolineando come, in presenza di mutazioni genetiche sia possibile ricorrere, in via preventiva, ad interventi come la mastectomia bilaterale e l’ovariectomia, strumenti che sebbene radicali, possono ridurre drasticamente il rischio tumorale. La dottoressa ha inoltre evidenziato il ruolo dell’oncoplastica, branca che coniuga l’aspetto terapeutico a quello estetico e psicologico, proteggendo la femminilità e l’identità della donna anche durante il percorso di cura: “L’obiettivo è garantire precisione clinica, ma anche rispetto per l’immagine corporea e la sensibilità personale di ogni paziente”, ha sottolineato la specialista.

Il valore e l’importanza del prendersi cura

Commovente ed incisivo è stato infine l’intervento conclusivo della vicepresidente Agata Labate, responsabile delle cure palliative domiciliari Sisifo che ha posto l’accento sull’importanza dell’accompagnamento umano e professionale, in ogni fase della malattia. “Essere presenti significa dare risposte puntuali, precise ed empatiche. Dal patologo al chirurgo, fino all’oncologo e al palliativista, ogni figura costruisce un tassello essenziale per una medicina sempre più personalizzata e rispettosa della dignità del paziente”, ha sottolineato la vicepresidente. Nel percorso di cura, ha aggiunto è fondamentale anche la comunicazione sul tempo, la gestione dell’attesa, la possibilità di confronto ed il supporto psicologico per i pazienti e le loro famiglie. In quest’ottica, le cure simultanee, che affiancano la terapia oncologica sin dalle fasi iniziali, rappresentano oggi una risorsa imprescindibile per migliorare la qualità della vita e umanizzare l’assistenza.

Un evento di alto profilo tra rigore scientifico e sensibilità umana

Determinante per la riuscita della serata è stato il ruolo del dottor Francesco Famà, socio del Rotary e moderatore dell’incontro che, con equilibrio e sensibilità, ha guidato gli interventi e favorito il coinvolgimento del pubblico. La serata, ha rappresentato anche l’occasione per accogliere il nuovo socio, l’avvocato Michele Minissale, il cui ingresso è stato salutato con entusiasmo da tutto il club.

A concludere l’incontro, i saluti del dottor Felice De Luca, assistente del Governatore Rotary, che ha portato i complimenti ufficiali per un’iniziativa di alto valore umano e culturale: “Prevenire ed essere attivi nella sensibilizzazione, nell’informazione e nell’accoglienza delle fragilità devono restare i cardini di ogni buon service”, ha ricordato. L’ultima frase proiettata sullo schermo: Esserci. Esserci prima. Esser presenti meglio, ha lasciato un segno profondo nei presenti, ricordando come la forza spesso, si costruisca insieme, prendendola in prestito dagli altri e che l’informazione, quando è fatta con il cuore, può davvero diventare emozione e servizio.