MESSINA – “Una tragedia immensa ha sconvolto la nostra città. Una giovane vita è stata spezzata in modo brutale. Siamo senza parole”. Così il sindaco Federico Basile ha commentato l’omicidio di Sara Campanella, la ventunenne accoltellata a morte nel tardo pomeriggio di ieri in viale Gazzi, a pochi passi dallo stadio “Giovanni Celeste”.
Sara era iscritta al corso di laurea in Tecniche di Laboratorio Biomedico dell’Università di Messina. Stava costruendo il proprio futuro nel mondo della sanità, con impegno e passione.
L’aggressione è avvenuta intorno alle 18. Secondo le prime informazioni, un giovane si sarebbe avvicinato e le avrebbe inferto un fendente al collo prima di darsi alla fuga. La ragazza è stata soccorsa da un’ambulanza del 118 e trasferita al Policlinico universitario “Gaetano Martino”, ma le sue condizioni erano troppo gravi: i medici non sono riusciti a salvarla.
Sul luogo del delitto sono intervenuti i carabinieri del Comando provinciale di Messina, che hanno transennato l’area per i rilievi e avviato le indagini. Fondamentali potrebbero essere le immagini delle telecamere di videosorveglianza installate nella zona e le testimonianze raccolte.
“Condanniamo con tutta la forza questo atto di violenza inaccettabile – ha detto il sindaco Basile –. In questo momento di dolore insopportabile, esprimo tutta la mia vicinanza ai familiari e agli amici di Sara. La città è con voi e spera che la giustizia faccia presto il suo corso”.
La morte di Sara ha lasciato sgomenta l’intera comunità. Un sogno universitario interrotto da una violenza insensata che ora chiede risposte. La Rettrice Giovanna Spatari ha parlato di una ragazza benvoluta da tutti. SOspese le attività didattiche al corso di laurea triennale in Laboratorio biomedico.