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INTERVISTE “Date voce a mia figlia”: l’appello della mamma di Sara davanti a migliaia di persone in corteo a Messina

Striscioni, lacrime e fiaccole per ricordare la 22enne uccisa da un collega. In marcia studenti, docenti, cittadini e istituzioni. La rettrice: "Una laurea alla memoria per Sara"

La voce degli studenti

La voce della mamma di Sara e delle istituzioni

MESSINA – “Grazie per aver dato voce a mia figlia. Continuate a farlo, insieme a noi”. La voce di Cetty Zaccaria, madre di Sara Campanella, ha attraversato la folla raccolta ai piedi del rettorato dell’Università di Messina, dove migliaia di persone si sono ritrovate per ricordare la studentessa di 22 anni uccisa lunedì scorso da un collega. Accanto a lei, il marito e il figlio. Un lunghissimo applauso ha accompagnato le sue parole, mentre la fiaccolata si muoveva in silenzio verso piazza dell’Unione Europea, sede del Municipio.

Studenti, docenti, cittadini comuni e rappresentanti delle istituzioni hanno voluto essere presenti. C’erano la rettrice Giovanna Spatari, il rettore di Catania Francesco Priolo, il sindaco di Messina Federico Basile, quello di Misilmeri Rosario Rizzolo – paese d’origine di Sara – e Giovanna Iannantuoni, presidente della Crui. Cartelli scritti a mano, occhi lucidi, fiaccole accese: “Sarà una sconfitta per tutti, non basta dire basta”, si leggeva su uno striscione.

“Era una studentessa modello – ha detto la rettrice Spatari – in regola con gli esami, partecipe e presente nella vita universitaria. A lei vogliamo conferire una laurea alla memoria, anche se non potrà ritirarla di persona. È un gesto doveroso per riconoscerle ciò che ha costruito con il suo impegno”. Poi ha lanciato un appello: “Dobbiamo agire sulla percezione del rischio tra i giovani, educare al rispetto e alla consapevolezza. Nessun segnale va ignorato”.

Anche il sindaco Basile ha voluto annunciare un impegno: “Abbiamo deciso di creare qualcosa, nel luogo dove è avvenuta la tragedia, che possa rappresentare speranza. Lo faremo insieme alla sua famiglia, per ricordare Sara con dignità e forza”.

Le voci degli studenti hanno riportato alla luce dolore e consapevolezza. “Tu sei ancora qui con noi, Sara”, ha detto una collega del corso di laurea. “Ci mancherai per sempre. Il tuo sorriso, le tue parole, sono indimenticabili”. Un’altra ragazza ha ricordato le altre vittime di femminicidio: “Perché non succeda mai più. Perché non si debba più avere paura di vivere”. Un rappresentante del liceo “La Farina” ha aggiunto: “Dobbiamo riflettere sulle responsabilità collettive. Ognuno di noi può fare la differenza”.

La fiaccolata, composta e silenziosa, ha attraversato le strade del centro tra commozione e partecipazione. Poi ancora lei, la madre, con quella voce rotta ma limpida: “Grazie a tutti, a nome di Sara. Grazie ai ragazzi che le hanno dato voce. Voi continuerete a farlo”. I funerali si terranno lunedì alle 11 nella chiesa di San Giovanni Battista a Misilmeri. Lo ha reso noto il sindaco Rizzolo. Prima delle esequie sarà eseguita l’autopsia.