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“L’incarico” di Carver al teatro Biondo di Palermo, la letteratura si fa scena nel nome di Čechov

Un’intensa riflessione sulla vita, la morte e il potere dell’immaginazione prende forma sul palcoscenico attraverso la regia di Luca Bargagna

PALERMO – Un’opera letteraria che si tramuta in spettacolo teatrale, tributo d’autore in cui il confine tra realtà e finzione si dissolve nella magia della scena. Debutta mercoledì 9 aprile, alle 21.00 nella sala Strehler del teatro Biondo di Palermo, “L’incarico”, tratto dall’omonimo racconto di Raymond Carver e portato in scena con la regia di Luca Bargagna. Il testo nasce da una suggestione biografica datata 1987. A un anno dalla sua morte, Carver riceve una copia della biografia di Anton Čechov, la cui lettura si trasforma presto in un’esperienza totalizzante. “Nel momento stesso in cui il libro è arrivato, ho messo da parte quel che stavo facendo e ho cominciato a leggerlo. Mi pare di averlo letto quasi tutto d’un fiato”, scriverà l’autore. Da quella lettura intensa nasce L’incarico, un racconto che rivisita gli ultimi giorni di vita del grande drammaturgo russo, fondendo fedeltà storica e invenzione narrativa.

Quando la scrittura diventa omaggio

Il racconto di Carver nasce da un’illuminazione, da una lettura fulminea e totalizzante della biografia di Anton Čechov, ricevuta all’inizio del 1987. Un anno prima della morte, lo scrittore statunitense, padre del minimalismo e della narrativa breve contemporanea, si lascia travolgere dall’intimità e dalla poesia della vita dello scrittore russo Il risultato è un racconto che non è solo tributo, ma anche rielaborazione, sogno, interpretazione. Un’opera letteraria che si muove tra rigore biografico e libertà creativa, restituendo al pubblico uno Čechov umano, fragile e profondamente teatrale.

Un gesto, uno sguardo, un incarico

Il cuore pulsante della narrazione è un gesto semplice ma carico di significato che si identifica nel momento in cui il medico che assiste Čechov in punto di morte ordina una bottiglia di champagne. Un’azione che ha catturato la fantasia, di Carver diventando il punto di partenza per una catena di eventi che sfiora il reale per affondare nell’immaginazione. L’arrivo del giovane cameriere, ignaro del dramma in atto, il brindisi finale dello scrittore russo ed infine il dono delle tre rose a Olga Knipper, moglie e attrice del teatro d’Arte di Mosca, segnano una progressione narrativa tanto delicata quanto travolgente. L’incarico nasce nell’istante in cui Olga affida al giovane un compito importantissimo, facendo si che il racconto prenda una piega inattesa, poetica e lieve. Carver entra nei pensieri del ragazzo, trasforma un’azione quotidiana in un viaggio epifanico, facendo emergere tutta la bellezza dell’imperfezione umana. Lo spettatore si trova così immerso in un teatro della mente, dove la morte lascia spazio alla rinascita e all’assurdo vitale.

Una regia che attraversa la soglia del visibile

Luca Bargagna affronta con coraggio e sensibilità l’adattamento scenico del racconto. La sua regia si muove con grazia tra i silenzi e le pause che Carver avrebbe amato. Le scenografie di Angelo Linzalata, sobrie e evocative, accompagnano l’evoluzione narrativa con un uso sapiente delle luci, mentre i costumi di Giada Masi rievocano il periodo storico di fine Ottocento con discrezione e misura. Il risultato è un affresco teatrale che emoziona e sorprende, densa di suggestioni.

Un cast d’eccezione per una storia senza tempo

A conferire ulteriore valore allo spettacolo è la presenza di un cast di grande spessore in cui spiccano i nomi di Silvia Ajelli, che con la sua professionalità offrirà un’interpretazione intensa e misurata di Olga Knipper, restituendole una dolce malinconia velata di tenerezza. Claudio Di Palma e Arturo Muselli, che interpreteranno i ruoli secondari con profondità e autenticità, mentre Antonio Elia presterà al giovane cameriere un candore ingenuo e un senso di meraviglia che ne faranno il fulcro emotivo dell’intera narrazione. Ogni interprete contribuirà a tessere un quadro scenico armonioso, dove la scrittura di Carver si tradurrà in materia viva, corpo e voce.

Il calendario delle repliche

Lo spettacolo sarà in scena fino a domenica 13 aprile con il seguente calendario:

  • Mercoledì 9 aprile, ore 21.00
  • Giovedì 10 aprile, ore 21.00
  • Venerdì 11 aprile, ore 16.00
  • Sabato 12 aprile, ore 17.00
  • Domenica 13 aprile, ore 20.00