MESSINA – È stato presentato oggi nel Salone degli Specchi della Città metropolitana di Messina il “Budget di Salute”, lo strumento che punta a costruire percorsi personalizzati per favorire l’integrazione socio-sanitaria delle persone con bisogni complessi. All’incontro hanno partecipato l’assessora comunale alle Politiche della Salute Alessandra Calafiore, il direttore generale dell’Asp di Messina Giuseppe Cuccì e l’esperto del sindaco in materia sanitaria Sebastiano Tamà.
“Si tratta di uno strumento per l’integrazione socio-sanitaria – ha spiegato l’assessora Calafiore – che consente di impostare percorsi individualizzati sui tre assi fondamentali: formazione-lavoro, abitare e risocializzazione. Il Budget di Salute permette di creare progetti costruiti attorno alla persona, grazie alla collaborazione tra i Dipartimenti di salute mentale, i servizi sociali e gli enti del terzo settore. Attraverso la co-progettazione si realizza una presa in carico comunitaria e collettiva”. Calafiore ha inoltre annunciato che il Comune di Messina ha già attivato 14 progetti personalizzati, nei quali le risorse economiche vengono interpretate come investimenti per l’inclusione e la reintegrazione sociale dei beneficiari. L’incontro è servito anche a illustrare le modalità di co-progettazione e co-gestione tra pubblico e privato sociale, con uno sguardo alle prospettive future per rafforzare la rete di inclusione.
“Realizzare progetti sui tre assi prioritari – casa, lavoro, socialità – è essenziale per ricostruire i diritti di cittadinanza e favorire l’integrazione socio-sanitaria – ha evidenziato Tamà –. Il Budget di Salute restituisce centralità al beneficiario, che partecipa attivamente alla costruzione del proprio percorso. Questo coinvolgimento ha anche un’importante valenza terapeutica”. A concludere l’intervento è stato il direttore generale dell’Asp Giuseppe Cuccì, che ha sottolineato come il Budget di Salute rappresenti un’opzione strategica in grado di rispondere in modo unitario a bisogni complessi che non possono essere affrontati con modelli separati. “È una vera unità di misura delle risorse economiche, professionali e umane – ha detto Cuccì – da impiegare per un progetto terapeutico-riabilitativo individualizzato, realizzato insieme al beneficiario, alla famiglia e alla comunità”.






