GIARDINI NAXOS – Una conferenza partecipata e ricca di spunti quella promossa il 4 giugno dalla sezione Fidapa di Giardini Naxos al Museo del mare, dedicata al tema “Intelligenza artificiale, nuove opportunità e nuove paure”. Relatore dell’incontro il sociologo Francesco Pira, professore associato di Sociologia dei processi culturali e comunicativi all’Università di Messina, che ha proposto un’articolata riflessione sulle implicazioni etiche, educative e sociali delle nuove tecnologie.
A introdurre e concludere i lavori è stata la presidente della sezione Fidapa, professoressa Grazia Intersimone, che ha sottolineato il valore dell’appuntamento come occasione di approfondimento e confronto. Presente anche il sindaco di Giardini Naxos, Giorgio Stracuzzi, che ha portato i saluti istituzionali e, in qualità di medico, ha condiviso alcune osservazioni personali sull’impatto dell’IA nel settore sanitario.
Pira: “Il problema non è la tecnologia, ma l’etica con cui la si governa”
A introdurre il relatore è stata la socia Fidapa Anna Lo Gerfo, che ha ricordato il suo profilo accademico e il suo impegno all’interno del Comitato scientifico dell’Intergruppo parlamentare per il Digitale, oltre alle collaborazioni con università europee in progetti di ricerca sull’Intelligenza artificiale.
Nella sua relazione, Pira ha tracciato un quadro delle trasformazioni in atto: “Il metaverso e l’intelligenza artificiale sono ancora universi poco conosciuti, ma già oggi influenzano la nostra vita quotidiana. Il nodo centrale è quello etico: l’uomo sarà in grado di educare l’IA o sarà da essa condizionato?”. Il docente ha evidenziato come il vero rischio non sia la tecnologia in sé, ma l’assenza di regole e strumenti culturali per gestirla in modo responsabile.
Le fake news generate da sistemi di IA
Tra i principali temi affrontati, le fake news generate da sistemi di IA, la difficoltà di controllo, la violazione della privacy e le discriminazioni che gli algoritmi possono amplificare. “Mai come oggi siamo sommersi da una sovrapproduzione di dati – ha osservato – eppure mancano spesso le competenze per interpretarli e comprenderli”.
Il sociologo ha poi lanciato un allarme sul fenomeno dell’“analfabetismo emotivo”, conseguenza di una comunicazione digitale sempre più impulsiva e superficiale, e sull’“adultescenza”, ossia la tendenza di molti adulti a replicare le abitudini social dei più giovani, con scarsa consapevolezza educativa. L’esposizione a contenuti violenti, ha spiegato, può inoltre innescare fenomeni di emulazione nei ragazzi, con effetti pericolosi.
Pira ha ribadito che l’IA può rappresentare un valido strumento di supporto, in particolare in ambito medico, ma non deve sostituire l’uomo: “Bisogna preservare il primato dei valori etici. Il profitto non può essere l’unica bussola”.
A conclusione dell’incontro, la presidente Grazia Intersimone ha consegnato al professor Pira un attestato di ringraziamento a nome della sezione Fidapa di Giardini Naxos. Numerosi e qualificati gli interventi dal pubblico: sono intervenuti, tra gli altri, il sociologo Salvatore Mancuso, il dottor Sergio Visconti, vicepresidente dell’Azione cattolica, il professore Ignazio Vasta, presidente del Cinecircolo “Salvatore Quasimodo”, la dottoressa Sakiko Chemi dell’Archeoclub e l’avvocata Melinda Calandra, componente della task force nazionale Fidapa per i diritti umani.