MESSINA – È stato inaugurato questa mattina il “Museo di Storia Naturale dello Stretto di Messina, nell’Area del Mediterraneo” – Polo di Messina ospitato all’interno di Palazzo Weigert, in via Argentieri. Alla cerimonia erano presenti il sindaco Federico Basile, l’assessore alle Politiche Culturali e al Turismo Enzo Caruso, la promotrice e presidente Antonia Messina insieme al dott. Mauro Cavallaro, in rappresentanza del direttore del Museo della Fauna dell’Università degli Studi di Messina Filippo Spatola.
“Storie che non sono mai state raccontate”
Un taglio del nastro semplice, ma colmo di significati; ad inaugurare ufficialmente il museo è stata la professoressa Antonia Messina, ordinaria di Petrologia e Petrografia all’Università di Messina che oggi era presente in qualità di presidente di questo piccolo ma immenso polo museale, con lo scopo di restituire allo Stretto la dignità di una narrazione scientifica e culturale. “Un museo che racconta l’evoluzione del territorio, di questo bellissimo territorio che non è conosciuto da gran parte delle persone, se non da specialisti. È un piccolo spazio, sì, ma contiene storie che non sono mai state raccontate”, ha dichiarato con orgoglio la presidente.
Gran parte dei reperti esposti proviene dalla sua collezione personale, raccolta negli anni con cura e già parte di un precedente museo a Villa San Giovanni. A questi si affiancano preziosi materiali del comune, come la collezione di malacologia dello Stretto. Non mancheranno nuove acquisizioni che faranno parte di future mostre.
“Un gioiello che racconta Messina ai crocieristi”
Il percorso museale si articola in quattro aree principali: Scienze della Terra, Scienze Architettoniche e Artistiche, Scienze della Vita e Scienze Antropologiche e sarà aperto ogni giorno anche grazie al supporto dei ragazzi del Servizio Civile. “Questo è un gioiello che racconta Messina ai crocieristi, ma prima ancora la racconta ai messinesi. Questi crocieristi hanno a disposizione una serie di luoghi significativi e di interesse che possono promuovere la nostra città. Ricordiamoci sempre che qualunque fotografia fatta da un turista, attraverso i loro canali di comunicazione social, non fa altro che promuovere Messina. Quindi questo museo è un’ulteriore cartolina”, ha sottolineato l’assessore alla Cultura, Enzo Caruso.






